«Voucher, si fissi il referendum»

La richiesta del segretario della Cgil, De Carli al governo tramite il prefetto

BELLUNO. «Il governo definisca al più presto la data per il referendum sull’abrogazione dei voucher ripristinando la responsabilità solidale negli appalti».

A chiederlo l’altro ieri è stato il segretario della Cgil, Mauro De Carli nel colloquio avuto direttamente con il prefetto di Belluno, Francesco Esposito.

Nel corso del 2016 la Camera del lavoro ha depositato circa 4,5 milioni di firme di cittadini, ripartite su una proposta di legge popolare, la “Carta dei Diritti Universali del Lavoro”, una riscrittura in chiave moderna ed attuale dei diritti dei lavoratori, e tre referendum abrogrativi, che avevano il compito di interessare il Paese e l’opinione pubblica su tre elementi distorsivi della legislazione odierna sulle questioni del lavoro e sulle tutele generali dei lavoratori.

«La Consulta ha accolto solo i due referendum su voucher e responsabilità solidale negli appalti e da allora stiamo attendendo che il Governo ci dia certezza della data del voto», precisa De Carli che prosegue: «Parallelamente abbiamo verificato come il testo della Carta dei diritti Universali del Lavoro non ha ancora iniziato l’iter di discussione nella competente Commissione parlamentare. Insomma ritardi che fanno emergere concretamente la scarsa volontà, anche di questo Governo nell’affrontare le questioni del lavoro, temi sui quali si sta generando una instabilità sociale ed economica su una platea elevata di giovani, e non solo».

La Cgil, quindi, ha chiesto al prefetto di lavorare affinché il governo «definisca al più presto la data del voto referendario (tra il 15 aprile e il 15 giugno), per permettere una serena e corretta campagna informativa dei cittadini. Ma anche che abbini il voto referendario a quello amministrativo, per non generare costi impropri per le casse dello Stato, vista la concomitanza delle elezioni amministrative con i ballottaggi (es. Feltre e Belluno) e per non incidere oltremodo sull’andamento dell’insegnamento scolastico. Infine, conclude De Carli, «chiediamo che sia portata al più presto la proposta di legge Carta dei Diritti Universali del Lavoro in commissione lavoro del Parlamento perché inizi l’iter di discussione».

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