Vuole fare da paciere, pestato a sangue

Un bellunese interviene nella disputa per un parcheggio, finisce all’ospedale con fratture e lesioni. Arrestato l’aggressore

BELLUNO. Era uscito a fumare una sigaretta, dopo una cena con gli amici. Testimone incolpevole di un piccolo incidente stradale, ha cercato di fare da paciere nella disputa tra i due automobilisti e si è ritrovato all’ospedale in condizioni serie.

Erano le 21 di sabato sera a Rovereto quando un bellunese di 68 anni, G.Z. di Pedavena è stato aggredito, malmenato e lasciato ferito a terra. È ora ricoverato all’ospedale di Rovereto con una prognosi di 60 giorni per numerose fratture e lesioni. Tutto inizia, appunto, attorno alle 21, vicino alla casa di riposo di Rovereto in via Vannetti. Una telefonata avverte la centrale operativa dei carabinieri della cittadina trentina che c’è un uomo riverso a terra davanti alla struttura. Arriva subito una pattuglia del Radiomobile che si trova a soccorrere il bellunese, aggredito e pesantemente picchiato da un uomo che si era nel frattempo allontanato. È il bellunese stesso a spiegare ai militari dell’Arma cosa gli è capitato. Uscito per fumare una sigaretta dopo una cena con amici, aveva assistito ad un incidente in un parcheggio. Un anziano aveva sbagliato una manovra in retromarcia e colpito una macchina in sosta. Il conducente della vettura investita era sceso dall’auto e aveva aggredito verbalmente in modo violento l’anziano investitore.

Vista la situazione il bellunese interviene per fare da paciere. Mal gliene incolse. L’automobilista lascia perdere l’investitore e se la prende con lui. Mentre l’anziano alla guida dell’auto se ne va, il bellunese diventa bersaglio di calci e pugni, viene buttato a terra, tenuto fermo dal suo aggressore e colpito violentemente al volto. Finalmente l’aggressore lascia la sua incolpevole vittima e se ne va. Alla parte finale della scena assiste anche un testimone che però vede solo l’aggressore allontanarsi.

I due, il bellunese vittima dell’aggressione e il testimone riescono comunque a dare ai carabinieri di Rovereto una buona descrizione dell’aggressore.

L’identikit viene diramato alle altre pattuglie in servizio sabato sera nella cittadina trentina (era in atto infatti un servizio rinforzato coordinato dalla Compagnia dei carabinieri di Rovereto per il controllo del territorio). C’è voluto pochissimo tempo per identificare e fermare il ricercato, che veniva accompagnato in caserma.

Si tratta di un 44enne trentino, residente a Volano, un paese a 4 chilometri da Rovereto.

Non si tratta di uno sconosciuto alle forze dell’ordine, in quanto ha precedenti specifici. Nel frattempo un’ambulanza ha portato lo sfortunato bellunese al pronto soccorso cittadino, dove gli sono state riscontrate fratture e lesioni con una prognosi di sessanta giorni.

Nella tarda serata di sabato i militari del nucleo operativo e radiomobile trentino hanno ricostruito con chiarezza tutti i fatti e hanno arrestato l’aggressore che è stato portato al carcere di Spini di Gardolo a Trento, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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