Wc abusivo nel bosco: reato prescritto
FONZASO. Tre metri di stradina silvopastorale e un Wc “boschivo” abusivi: quanto basta perchè un fonzasino benestante finisca sotto processo per essere andato “oltre” quel che prevedeva l’autorizzazione dei lavori. Il reato è però prescritto e l’anziano, che ora vive in Canada, ha visto il processo finire con la relativa estinzione del reato.
Pazienza, poi, che nella zona del Monte Avena, i partecipanti al consorzio abbiano poi ampliato in bivacco quello stesso Wc non autorizzato.
Tant’è. Giovanni Susin, classe 1930 di Fonzaso (difeso dall’avvocato Anna Casciarri che sostituiva l’avvocato Maurizio Paniz), s’era visto contestare alcuni abusi edilizi secondo il Dpr del 2001 che ha riunito un po’ tutti i reati relativi all’edilizia e lavori similari.
La zona è quella del Monte Avena, da Arten a Fonzaso: ancora nel 2008 erano stati autorizzata una stradina forestale che portava a una baita. Il controllo però aveva portato a ritenere che almeno tre metri della via erano “fuori” autorizzazione e in più c’era quella struttura in legno ad uso Wc, esterna alla baita, che non si sapeva da dove nascesse. Abusivo anche il Wc secondo la Forestale che fece gli accertamenti. Un servizio che poteva essere molto utile per gli eventuali escursionisti, a sentire invece chi fece i lavori e si ritrovò poi sotto processo per gli abusi edilizi. Il Susin appunto.
Dopo oltre cinque anni (il procedimento è nato nel 2008) il reato però è caduto in prescrizione: ieri il riconoscimento anche da parte del giudice, in aula.
Nel frattempo, Susin, molto benestante, da quel di Fonzaso s’è spostato a vivere in Canada. La zona del Monte Avena è diventata appannaggio del Consorzio di operatori che ha trasformato il bivacco.
Chiamandolo Yale, il soprannome di Susin.
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