Welfare alla Clivet di Feltre: regalo da mille euro a tutti i dipendenti

Il premio assegnato indipendentemente dalla mansione per festeggiare il closing con la multinazionale Midea

FELTRE. Spese mediche o dentistiche, voucher per il carburante o per fare la spesa al supermercato piuttosto che in vari negozi fisici oppure on line, spese scolastiche, viaggi, abbonamenti a palestre o piscine: ogni dipendente Clivet ha a disposizione mille euro da spendere come preferisce entro febbraio 2018, per sé o per i famigliari. È il premio che la nuova struttura societaria che unisce la famiglia Bellò al gruppo cinese Midea ha deciso di regalare sotto forma di welfare aziendale in occasione del closing siglato il 31 ottobre 2016. Un ringraziamento per l’impegno dimostrato dai 470 dipendenti Clivet e un benvenuto nella nuova gestione societaria. Una decisione unilaterale del management, un premio uguale per tutti, indipendentemente dalla mansione ricoperta, che segna l’apertura di una strada nuova nel rapporto tra vertici aziendali e dipendenti.

Per ottimizzare il servizio, Clivet si è affidata a una società di Milano specializzata nell’erogazione di welfare aziendale. Il tempo necessario di organizzare tutto e dai primi di marzo il benefit è nelle disponibilità dei lavoratori. Le opportunità sono molte e la stessa società milanese sta ora stringendo convenzioni con strutture più vicine al territorio, per facilitare l’uso di questi mille euro. Tra le opportunità disponibili a breve ci saranno gli abbonamenti con le piscine di Pedavena, Santa Giustina e Belluno e la convenzione con una catena di supermercati ben radicata nel Feltrino e nel resto della provincia.

«Gestire tutta l’operazione al nostro interno» spiega Paolo Calì dell’ufficio personale, «sarebbe stato troppo complicato. Così si siamo appoggiati a una società che opera a livello internazionale. I dipendenti possono accedere a un portale internet dal computer di casa o dall’eventuale postazione in azienda e qui gestire come meglio credono la somma a disposizione. Chi non ha il computer o non si sente sicuro può accedere una volta al mese a uno sportello che funziona direttamente qui nello stabilimento».

Per i lavoratori un’opportunità da sfruttare, per l’azienda un modo tangibile di fare sentire la propria vicinanza alle maestranze, in tempi non sempre facili anche per chi un lavoro ce l’ha.(r.c.)

Argomenti:clivetwelfare

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi