Zaia gela i sindaci «Consiglio regionale sovrano, decide lui»

Il presidente è dell’idea che sul piano amministrativo la fusione sia un’opportunità: servizi identici a prima
Borghesi Cansiglio BELLUNO raduno Trevisani Nel Mondo Luca Zaia
Borghesi Cansiglio BELLUNO raduno Trevisani Nel Mondo Luca Zaia

BELLUNO. Dalle aziende sanitarie all’aeroporto, fino ai treni, il governatore regionale Luca Zaia è un fiume in piena. Contro i sindaci che hanno detto no, da una parte, per il sì allo scalo di Cortina, dall’altra.

«Mi piacerebbe conoscere il nome e il cognome dei sindaci che hanno si sono pronunciati contro l’unificazione delle Usl». Per quale motivo? Per punirli? No, Luca Zaia, governatore del Veneto, non è tipo da vendette. Però le posizioni contradditorie gli stanno sullo stomaco.

«Gli stessi sindaci che in campagna elettorale sostenevano che eravamo degli spreconi con le Usl», afferma a proposito dei pubblici amministratori che hanno votato contro l’unificazione delle aziende sanitarie. E se questi hanno anticipato che si recheranno a trovarlo in Regione, lui anticipa che l’indirizzo non è palazzo Balbi, ma palazzo Ferro Fini; che devono vedersela, insomma, con il consiglio regionale.

Il presidente resta dell’idea che sul piano amministrativo la fusione sia solo un’opportunità. Anzi, che sia già tardi per realizzarla. «Io parlo con i cittadini, li tranquillizzo perché restano le conferenze dei sindaci, restano pure i servizi identici a prima, non ci saranno più due uffici legali, due uffici tecnici, due uffici informatici (che in Veneto hanno 300 dipendenti), non ci saranno più due direttori generali, non vedo che problema hanno i cittadini».

Dunque? «Dunque, la coerenza. Siamo andati al faccia a faccia organizzato a Belluno, nel corso delle elezioni, fra i candidati regionali, e non c’è stato un candidato che non abbia sostenuto che bisogna fare 7 Usl in tutto il Veneto. Io mi chiedo: dov’erano i sindaci bellunesi quando i loro relativi esponenti, me compreso, dichiaravano questo?».

Dove sono - si chiede Zaia – tutti quelli che per anni hanno puntato l’indice accusatorio contro gli sprechi amministrativi nella sanità? Svaniti nel nulla, perché adesso, per fare opposizione, bisogna gridare al lupo dei tagli anche se si lavora sugli aspetti amministrativi. «Si può fare anche una Usl per Valle però poi non bisogna piangerci addosso. Il Consiglio regionale è sovrano però, ripeto, questo programma è il programma mio, del centrosinistra, dei grillini e di tutti quelli che hanno votato in Veneto, allora significa che è una presa in giro andare a votare».

Zaia va oltre, ricorda che il presidente del Consiglio, Renzi, ha attaccato il Veneto per il numero delle Usl, non hanno nulla da obiettare i sindaci dell’area Pd? In ogni caso, alla fine sarà il Consiglio regionale a votare e ad esercitare la propria sovranità.

Quanto, poi, all’aeroporto di Cortina, Zaia conferma: il prossimo anno si comincerà a volare. Ma per davvero? Tante, ancora, sono le obiezioni. Tranquillizza il presidente: «Se non c’è il pubblico di mezzo, quindi se ci sono i privati, questi hanno solo interesse a fare veloci».

Zaia cerca di rassicurare dicendo di aver già vissuto da vicino la stessa operazione ad Asiago, scalo che sembrava ormai in un binario morto; è arrivato l’imprenditore illuminato, che ci ha creduto, che non lo fatto per il business ma per la passione e oggi si può approfittare di questa eli superficie. Il presidente immagina voli tra Asiago, Cortina, il Lido di Venezia, magari anche l’Istria, con i suoi scali. Il tutto all’insegna di un turismo di alta qualità.

Però, attenzione, il suo debole è il treno. «Il treno delle Dolomiti per me è una priorità, dal punto di vista infrastrutturale, delle macchine, della filosofia, dell’avere i vagoni per le biciclette, dell’intermodalità, dello scambio rotaia gomma». Quindi? «Quindi si procede. Ma non posso dire di più. Ho delle autentiche sorprese». Aggiunge: «So che anche il presidente di Bolzano, Arno Kompatscher, è d’accordo. E questo la dice lunga».

Di treno, intanto, la Provincia parlerà con la Regione proprio domani. Il vicepresidente Roberto Padrin presenterà un dossier.

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