Zaia: «Il valico verso nord ci vuole»
E sugli otto milioni di euro per la Provincia, si affida alla Provvidenza
Luca Zaia ieri sera è arrivato a Cortina Incontra
CORTINA. Sul video, in sala stampa, passa il titolo: «La Camera va in vacanza per 40 giorni». Luca Zaia, presidente della Regione, lo intercetta, sorride ironico e chiosa: «Beati loro». I parlamentari, evidentemente. Lui, il governatore, ha infatti deciso di non andare in vacanza, per seguire la partita dell'alluvione. E, come ha promesso, terrà anche l'agenda aperta. Ieri sera, a Cortina, intanto, si è confrontato con il presidente della Campania, Stefano Caldoro. Ma è evidente che ad interessarlo sono stati soprattutto i problemi che il "Corriere delle Alpi" gli ha sottoposto.
La Provincia di Belluno riuscirà a salvarsi dal default?
«Cioè?»
Gli farete avere o no gli 8 milioni per cui rischia il fallimento?
«Questa è una partita tutta romana. Il presidente della Provincia ha tutta la mia assoluta solidarietà perché conosco la vicenda e per certi aspetti è anche raccapricciante».
Perché?
«Ci sono errori nei conti e nei trasferimenti».
Ma la Regione farà la sua parte?
«Purtroppo in un periodo di vacche magre come questo la Regione riesce a garantire la vicinanza solo fisica o morale perché, per quella economica, non possiamo farci nulla».
Anche in questo caso bisogna affidarsi alla Provvidenza.
«Proprio così».
Sorpresa delle ultime ore: si farà davvero il collegamento sciistico tra l' Alpago ed il Piancavallo?
«Un momento».
Non mi dica: lei non è d'accordo?
«Questa è una partita ancora in mano alle amministrazioni locali e alle comunità locali. Per quel che mi riguarda, quando essa sarà definita, la Regione esaminerà tutto il dossier. Al momento sopra la mia scrivania non c'è nulla».
Gli ambientalisti la ringraziano. Invece non saranno così gentili con la sua disponibilità a far avanzare l'autostrada A27. Tant'è che Legambiente le ha assegnato la maglia nera.
«Sul serio? Non lo sapevo. Penso che questo terzo valico verso nord, (o quarto, se pensiamo alla Valdastico Nord) comunque ci vuole. Io penso che prima o poi bisognerà trovare una soluzione ovviamente rispettosa degli interessi dell'ambiente. Però voglio sempre ricordare che da Belluno a Monaco, sul vecchio tracciato della Venezia-Monaco, sarebbero 213 km. Ho parlato più volte con Luis Durnwalder, il presidente della Provincia di Bolzano, che ovviamente è contrario perché il vecchio tracciato andrebbe ad interessare la Val Pusteria, casa sua. Penso, però, che bisogna insistere, perché i mercati sono interessati dai tedeschi che ci stanno letteralmente soffocando».
Parliamo di statuto. La specificità del Bellunese resisterà anche all'esame del Consiglio regionale?
«Intanto è da evidenziare un dato positivo: finalmente abbiamo il regolamento e lo statuto in Consiglio regionale. Ho il massimo rispetto dell'autonomia del Consiglio, starò a vedere che cosa succederà in particolare per quanto riguarda la riduzione dei consiglieri. Voglio però anche evidenziare che in questo statuto, cosa che non si è evidenziata a sufficienza, sono stati introdotti dei grandi correttivi: il blocco dei due mandati del Presidente della Regione, del consigliere regionale e dell'assessore. Questa è una grande novità che purtroppo in queste ore a causa di altri dibattiti non si è notata. La specificità di Belluno è una prerogativa dello Statuto. C'è assoluto interesse da parte dell'amministrazione regionale a dare risposta al Bellunese, che di fatto è la provincia con tutta superficie montana per cui ha una caratteristica unica, con costi e disagi che comunque debbono essere riconosciuti».
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