Zaia: «La Ciotti vede sempre negativo»

Il governatore bacchetta il sindaco di Pieve: «Anche questa volta proteste immotivate sull’ospedale»

PIEVE DI CADORE. Per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, «è inaccettabile» il comportamento del sindaco di Pieve di Cadore per quanto riguarda la gestione dell'ospedale. E per il Governatore «è incomprensibile anche la mancata reazione allo stralcio dell'articolo 74 relativo a Cortina dalla Legge di Stabilità». Zaia lo ha puntualizzato ieri a Treviso.

Ben sette medici sono in arrivo per l'Ostetricia di Pieve. Secondo il sindaco Ciotti, se non ci fosse stata la protesta...

«Se manca la luce, il sindaco di Pieve di Cadore dice che è crollata la diga. Invece basta riavvitare la lampada».

Esagera il sindaco, almeno nel tono della protesta?

«Ancora una volta ha visto ciò che non c'era. Se telefonava in azienda avrebbe saputo che le assunzioni erano imminenti. Purtroppo non ci sono medici. Lo dicono anche le università. I ragazzi si dovevano specializzare e quando hanno concluso il loro percorso formativo, ecco che sono arrivati. Non hanno significato le proteste immotivate».

Immotivate?

«Ancora una volta si è gridato al lupo, al lupo. Nel passato si è mobilitata la gente per la presunta chiusura dell'ospedale. È accaduto? No. Ci si è stracciati le vesti per l'unificazione delle Usl. Ne ha risentito il servizio? No. E allora basta».

La sanità bellunese, in sostanza, può ritenersi in sicurezza?

«Sono stanco di ripeterlo. I servizi sanitari di cui hanno bisogno i bellunesi e quanti arrivano in queste terre sono stati puntualmente assicurati in questi anni. Ci si è stracciati le vesti per il taglio dei direttori di azienda, ma non c'è stata nessuna ricaduta sul servizio. È importante, invece, che si consolidino i direttori di ospedale, i quali devono rispondere di ogni aspetto del funzionamento dei presidi».

Passiamo ad altro argomento. Teme che le rassicurazioni del Governo per i Mondiali di Cortina corrano il rischio di non materializzarsi?

«Ci mancherebbe... Constato, però, che lo stralcio avvenuto alla Commissione Bilancio della Camera non ha suscitato chissà quali reazioni. Se in qualche misura fosse stata coinvolta la Regione, ne avremmo sentite di tutti i colori. L'importante è che il Governo, in un modo o nell'altro, mantenga l'impegno. E non solo per i 130 milioni, ma anche per le norme di semplificazione che quell'articolo conteneva».

L'impegno governativo per il treno delle Dolomiti lo sta mantenendo?

«Mi pare di sì. Il ministro Delrio è persona seria. E lo è anche il presidente Kompatscher della Provincia di Bolzano. Si tratta di una partita molto difficile, complessa, ma la portiamo avantii».

Francesco Dal Mas

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