Zaia: «Non penso che Sappada troverà condizioni migliori»
SAPPADA. «Il Veneto non sarebbe più lo stesso senza la montagna bellunese». Nei giorni scorsi la 5ª Commissione (Bilancio) al Senato ha dato il via libera, con il parere non ostativo, alla copertura finanziaria per il distacco del Comune di Sappada dalla Regione Veneto e relativa aggregazione al Friuli Venezia Giulia.
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha accolto la notizia con un po' di dispiacere. Non perché ritenga che il volere popolare non vada rispettato, ma perché il Veneto è fatto anche di Sappada. «E se resterà nella nostra regione, i cittadini sappiano che noi ci siamo», afferma. «Il Veneto senza la montagna bellunese sarebbe come una Ferrari senza il marchio del cavallino e senza il classico colore rosso. Se quello che i sappadini vogliono è andarsene, ne prendo atto, ma resta una ferita nel cuore, perché si tratta di un pezzo di Veneto che se ne va». Zaia teme che negli anni si sia diffusa l'idea che «al di là dello steccato il clima sia migliore. E' passato il messaggio di essere stati dimenticati dalla Regione Veneto. Io mi auguro solo che, se alla fine il Governo darà il via libera al distacco di Sappada, qualcuno tenga d'occhio come cambieranno i conti del Comune. Non sono così convinto che Sappada troverà condizioni tanto migliori, la storia sta cambiando anche per i nostri vicini». (a.f.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi