Zaia su collegamento e vincolo: «Il ministro è stato informato»
Dopo l’appello degli alpini, lanciato all’adunata di domenica a Milano, ecco una “sorpresa” che potrebbe indirizzare in senso costruttivo la trattativa con il ministero dei Beni ambientali e culturali sul collegamento sciistico tra il Comelico e la Val Pusteria. Non solo, potrebbe anche alleggerire il braccio di ferro sui vincoli paesaggistici, che domani sarà al centro di un incontro decisivo a Roma.
Dunque, il presidente della Regione Luca Zaia ha confidato ieri pomeriggio, a margine di evento a Codogné in provincia di Treviso, che ha parlato col ministro Alberto Bonisoli, titolare appunto del Mibac.
«Gli ho detto», fa sapere Zaia, «che noi sul Comelico vogliamo andare avanti. Sono assolutamente convinto che questo collegamento è ossigeno e vita per il Comelico. Ecco perché ne ho parlato anche con il ministro Bonisoli». Una novità, non c’è dubbio. Ma la risposta? «Bonisoli mi ha detto di essere sul pezzo e non ho motivo di pensare che non sia così. Quindi ripongo fiducia anche sull’operato del ministro perché qui non si parla di devastazione; qui bisogna prendere in mano la situazione e risolvere il problema».
Bonisoli, si sa, è vicino al Movimento 5 Stelle. E, quindi, l’iniziativa di Zaia è tanto più importante. È stata la Soprintendenza di Venezia a negare l’autorizzazione per l’impianto, già finanziato con 38 milioni di euro.
Come è stata la stessa Soprintendenza a chiedere l’apposizione di nuovi vincoli paesaggistici al Comelico e ad Auronzo. Il ministero ha il compito di rilanciare, ma, eventualmente, può anche mediare.
«Ho detto chiaramente al ministro», riferisce ancora Zaia, «che sul piatto della bilancia, c’è, da un lato lo status quo e quindi lo spopolamento e la totale assenza tra qualche anno dell’uomo su quei territori, dall’altro ci devono essere le azioni che consentono il mantenimento dell’uomo e la tutela della montagna». Una riflessione che secondo il governatore è stata puntualmente appresa, al ministero.
«Bonisoli mi ha detto chiaramente di essere sul pezzo e spero che la partita si risolva velocemente. Mi spiace soltanto che ci sia qualcuno che pensa che la Regione non si stia dando da fare; molto probabilmente questo qualcuno deve guardare le carte prima di parlare».
Analoga determinazione viene confermata da Salvini contro i nuovi vincoli paesaggistici. «Quando si mette un vincolo paesaggistico», ha sottolineato, «bisogna pensare anche al monumento più prezioso che abbiamo, l’uomo. Si mettono i vincoli dappertutto ma ci si dimentica che l’uomo deve anche vivere. Se l’uomo non sopravvive in montagna, la montagna viene giù. Lo ricordino anche gli amici ambientalisti». —
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