Zampieri: «Siamo preoccupati anche per il futuro di Stacco»

BELLUNO. Cresce la preoccupazione anche in seno alle associazioni di volontariato e al Comitato d’intesa, che riceve quasi 100 mila euro all’anno dall’ex fondo indistinto per i progetti relativi al sostegno a minori e disabili. Tra questi progetti c’è anche “Stacco”, il servizio di trasporto e accompagnamento per disabili e persone con difficoltà di deambulazione, che ogni anno incontra sempre nuove difficoltà «proprio in virtù del fatto che non ci sono certezze sui contributi. Se avessimo almeno qualche sicurezza in più», precisa Giorgio Zampieri, presidente del Comitato d’Intesa, «potremmo organizzare l’attività in maniera più sistematica. In questo modo, invece, dobbiamo convivere con i patemi d’animo di anno in anno».

Per il 2015, però, il servizio “Stacco” sembra garantito, anche grazie alla donazione di 3 mila euro del Consorzio Bim Piave. «Non dimentichiamo che con Stacco», prosegue Zampieri, «eseguiamo in tutta la provincia circa 15 mila trasporti, servendo 1.900 utenti. Si tratta di un servizio di notevole importanza, tanto che stiamo esportando questo sistema anche in altre province venete, grazie a un progetto regionale di cui noi siamo capofila».

Il presidente del Comitato e del Csv, dopo aver ringraziato il Consorzio Bim per il contributo ricevuto, anche da parte di tutte le 23 associazioni aderenti al progetto che operano nell'ambito territoriale della provincia, ricorda che «tra i vari piani che vengono finanziati dal fondo indistinto ci sono anche quelli relativi all’amministratore di sostegno. Senza questi soldi, tali progetti rischiano davvero di saltare. Per questo motivo, appoggiamo in pieno l’iniziativa della Conferenza dei sindaci dell’Usl 1 e del primo cittadino Massaro che chiede la certezza di ricevere queste risorse». (p.d.a.)