Zanetti: «Spero che lo Stato sia attento alla montagna»
BORCA. «Per me è un ritorno in patria». Così Paolo Zanetti commenta la sua nomina alla guida del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato. «Sono onorato ed orgoglioso di questa nomina», dichiara Zanetti, «anche perché a livello regionale il comando bellunese è sicuramente il più prestigioso per tradizione, numeri e complessità. Torno nella mia terra, nel Bellunese e nel Cadore (Zanetti è nato a Borca, ndr) e questo è doppiamente gratificante».
Come è strutturato il Comando provinciale?
«Il nostro comando», risponde Zanetti, «coordina tutta l'attività del Corpo forestale provinciale dove che si divide in 14 Comandi stazione, un nucleo operativo speciale in Cadore, gestiamo, attraverso due uffici per la biodiversità, diverse riserve naturali dello Stato, abbiamo un coordinamento territoriale per l’ambientale che vigila il Parco nazionale, e un centro operativo aeromobili, a Belluno, che fa da base agli elicotteri per tutto il Nord Est italiano. La nostra base viene utilizzata da varie amministrazioni pubbliche».
All'esame del Parlamento c'è una proposta di legge sul riordino delle forze di Polizia che prevede l’accorpamento del Corpo forestale che dovrebbe confluire in altri organi di Polizia.
«Cinque corpi di Polizia sono troppi. Premesso che attiene alla politica la decisione sugli assetti degli organi di Polizia, non posso negare che c'è rammarico e sconcerto tra i forestali bellunesi. Il nostro corpo è depositario di una competenza specialistica sulla tutela ambientale. I 150 forestali che operano a Belluno, ma anche gli altri d'Italia, sono impegnati con passione ed entusiasmo nel loro servizio alla collettività. Per tutelare l'ambiente, soprattutto quello montano e quello rurale, ci vuole una profonda conoscenza del territorio. L’ipotizzato smembramento del Corpo potrebbe far venire meno una consolidata realtà di presidio all’ambiente. Si rischia di disperdere un patrimonio di competenze, esperienze e conoscenze, un patrimonio di impegno che vede il nostro Corpo all'opera da quasi due secoli. È certo che qualsiasi decisione venga presa dal Governo troverà i Forestali pronti ad “adempiere al dovere per il pubblico bene”. L'augurio è che resti da parte dello Stato un alto livello di attenzione alle aree montane e rurali che si è declinato per decenni anche attraverso la nostra amministrazione. Lo vediamo anche in questi giorni con le varie emergenze. Il territorio», conclude Zanetti, «è sempre in movimento, va tutelato e salvaguardato, e per questo l'aspetto di Polizia ambientale è fondamentale
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi