Zanonato: «Aiuteremo la montagna»

Il ministro promette il sostegno del governo: «Quando ero in Regione avevo chiesto uno status particolare per Belluno»
Di Valentina Voi
CONVEGNO SULL'ECONOMIA DI MONTAGNA CON LOA PARTECIPAZIONE DEL MINISTRO ZANONATO
CONVEGNO SULL'ECONOMIA DI MONTAGNA CON LOA PARTECIPAZIONE DEL MINISTRO ZANONATO

BELLUNO. Un “pacchetto montagna” per affrontare le difficoltà ambientali tipiche del territorio montuoso e che si sommano a quelle che le piccole e medie imprese già devono affrontare in termini di fisco, credito, energia. È la proposta del ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato che ieri è intervenuto al convegno organizzato da Confartigianato all’hotel Villa Carpaneda. Una due giorni di dibattito organizzata con focus su “Montagna, territorio strategico per le Pmi”.

Al centro del dibattito il tema della specificità della montagna, un’insieme di caratteristiche che deve essere supportato da azioni definite e volte allo sviluppo. «L'impegno per quello che riguarda me e il mio ministero è cercare di dare delle risposte efficaci al problema del mantenimento di una forte attività produttiva», ha spiegato il ministro, «qui siamo a Belluno, una realtà fortemente industrializzata in molti ambiti. Questo penso che sia legato alla laboriosità della gente, alla voglia di fare, alla grande capacità di operare sotto il profilo manifatturiero, gente che si è arrangiata e che anche sotto la sfida della industrializzazione sa appunto farsi valere».

Zanonato ha lanciato l’idea di un momento di incontro a livello nazionale con le categorie economiche, i ministeri e le regioni per arrivare al dunque delle politiche fiscali, e non solo, in tema di specificità montana. L’obiettivo è mettere in pratica l’articolo 44 della Costituzione, che dispone «provvedimenti a favore delle zone montane». Ma il problema non è solo economico. La questione è politica, soprattutto in una provincia che confina con regioni a statuto autonomo.

«Quando ero in regione ci siamo mossi in questa direzione, chiedendo che Belluno avesse uno status particolare», continua il ministro padovano, «bisogna tenere conto delle sue specificità. Io su questo sono assolutamente d'accordo ma bisogna farlo su un terreno di compatibilità con le risorse economiche, perché il Paese non è in una fase di abbondanza di risorse».

«Condizioni di contesto favorevole» sono state chieste dal presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Merletti. Per Giacomo Deon, presidente della Confartigianato di Belluno, «il black out vissuto a Cortina e nell’alto Bellunese ci ha impresso, anche solo per un momento, una sensazione di abbandono e precarietà. L’abbandono della montagna non giova a nessuno».

Ad aprire i lavori il vicepresidente della Regione Veneto Marino Zorzato, che ha riservato parole dure verso la «concorrenza sleale», che spinge molti comuni del bellunese a guardare oltre i confini della regione. L’ultimo in ordine temporale è Comelico Maggiore, al voto il 30 marzo.

«Inutile discutere con questi comuni», spiega Zorzato, «quando dall’altra parte c’è una concorrenza sleale istituzionale. Erano situazioni che andavano bene anni fa, oggi comportano differenze che non possiamo sostenere».

Zorzato ha attaccato anche Terna ed Enel, «si sono comportati in maniera scorretta» e ha rilanciato il tema delle infrastrutture. Il sindaco Jacopo Massaro ha invece posto l’accento sulla «sovrastruttura» che soffoca la capacità decisionale. «Siamo tardivi non per scelta, ma per sistema».

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