Zanzare, la specie Japonicus individuata a Sappada

Questo tipo delle Aedes, che ama il freddo, ormai è vicina al confine bellunese L’Usl 1 ha intrapreso un monitoraggio della tigre e della coreana in provincia
2002, Atlanta, Georgia, USA --- A blood-engorged female Aedes albopictus mosquito feeds on a human host. Under successful experimental transmission, Aedes albopictus has been found to be a vector of West Nile Virus. --- Image by © CDC/PHIL/CORBIS
2002, Atlanta, Georgia, USA --- A blood-engorged female Aedes albopictus mosquito feeds on a human host. Under successful experimental transmission, Aedes albopictus has been found to be a vector of West Nile Virus. --- Image by © CDC/PHIL/CORBIS

belluno

Hanno oltrepassato ormai quota mille metri in provincia di Belluno, le zanzare tigre e koreicus, tutte appartenenti alla specie Aedes, mentre la Japonicus, comparsa qualche anno fa in Friuli e Austria, è stata registrata per la prima volta a Sappada. Questo significa che presto potrebbe varcare il confine ed entrare nel Bellunese. Ed è per questo che l’Usl 1 e in particolare il Dipartimento di Prevenzione ha deciso di procedere con la “tolleranza zero” contro questi insetti fastidiosi e pericolosi per la sanità pubblica.



«Stiamo monitorando, tramite dei campionamenti, fino ad ottobre, la presenza delle Aedes in provincia», sottolinea il referente dell’Usl, Marco Dal Pont. «Abbiamo voluto, quest’anno, concentrare la nostra attenzione sulla diffusione delle zanzare nel Bellunese soprattutto in alcune zone, tra cui rientra per la prima volta anche il Feltrino». L’obiettivo è abbassare la densità di questi insetti sul territorio. In collaborazione con l’Istituto zooprofilattico delle Tre Venezie «sono state posizionate dalla scorsa primavera 20 ovitrappole nel comune di Belluno e altrettante a Feltre», spiega Dal Pont. «Inoltre, in Val di Zoldo abbiamo posto 16 ovitrappole, nove le abbiamo sistemate tra Auronzo, Domegge e Calalzo, sei a Sospirolo e altrettante tra Alleghe e Cencenighe. Molto importante sarà capire la situazione tra Belluno e Feltre, visto che si tratta del primo monitoraggio da quando l’Usl si è fusa. Quindi vogliamo capire quale sia la situazione a Feltre che finora ha portato avanti una campagna diversa da Belluno e verificarne i risultati. Da qui potremo partire con un progetto unitario per tutta la provincia. Sotto controllo restano anche le zone di La Valle Agordina, Perarolo, Rivamonte, Taibon, voltago, Cibiana e l’Alpago dove sono state riscontrate entrambe le specie sia tigre che koreicus».



L’Usl 1 intende proseguire con il monitoraggio nella parte alta della provincia vale a dire Lorenzago, San Nicolò Comelico e Vigo di Cadore. «Praticamente i territori più vicini alle zone dove è stata individuata la zanzara Japonicus, cioè Friuli e Sappada. Si tratta di una zanzara particolare perché ama il freddo». Questo significa che se la Japonicus arriverà qui dovremmo combattere contro questi insetti non solo l’estate ma anche l’inverno.



«Per questo è importante prevenire il diffondersi delle zanzare», sottolinea Fabio Soppelsa, direttore del Dipartimento di Prevenzione. «Sia svuotando o trattando i recipienti dove c’è ristagno d’acqua, i bidoni esterni, le vasche e le fontane, sia disinfestando caditoie e tombini. Per questo», prosegue il direttore, «sono a disposizione i nostri tecnici dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 8.30 per la distribuzione di prodotti antilarvali biologici gratuiti da utilizzare ogni 15 giorni. Inoltre è importante la prevenzione sulla persone, tramite l’uso di repellenti cutanei registrati come “Presidi medico chirurgici”, evitando di applicarli vicino a occhi e bocca. Da utilizzare anche la permetrina. Importante, comunque, è seguire sempre le raccomandazioni riportate sull’etichetta del prodotto». —



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