Zecche, a giugno quattro encefaliti. E mille e cento vaccinazioni in modalità drive in
BELLUNO
Quattro encefaliti a giugno. Persone che, morsicate da zecche infette, sono state ricoverate all’ospedale San Martino di Belluno, tornando a casa guarite. Con l’arrivo dell’estate, i casi di malattie trasmesse dal parassita sono puntualmente cresciuti: «Da quando abbiamo riaperto le visite ambulatoriali, fra consulenze telefoniche e visite vere e proprie, vediamo dai quattro ai sei casi di punture alla settimana», spiega Renzo Scaggiante, direttore del reparto di Malattie infettive, «nell’ultimo mese abbiamo ricoverato quattro pazienti con la Tbe e tutti sono guariti».
La Tbe
I casi di encefalite stanno facendo registrare un preoccupante aumento in provincia. Il più delle volte, la malattia non presenta subito i suoi sintomi, ma quando si manifesta è caratterizzata da una febbre molto alta, associata a mal di testa e altri sintomi di tipo influenzale; in un secondo momento, dopo circa dieci giorni e dopo uno stato di relativo benessere, ricompare la febbre, associata a disturbi del sistema nervoso con mal di testa, meningite e paralisi.
La borelliosi
La malattia più diffusa trasmessa dalle zecche, soprattutto nel Nordest del nostro paese , è la borelliosi, una patologia che è di origine batterica. La manifestazione clinica più evidente è l’eruzione cutanea tondeggiante, che si estende progressivamente. Il germe può diffondersi attraverso il sistema linfatico o circolatorio e può attaccare il sistema nervoso con meningiti, encefaliti, neuropatie o la classica artrite di Lyme.
I vaccini
Mentre la borelliosi è curabile con una terapia antibiotica, non ci sono farmaci specifici per la Tbe, che può essere evitata solo con la vaccinazione. Dal maggio dell’anno scorso, il vaccino è gratuito per i bellunesi, mentre la Regione la offre alla tariffa agevolata di 25 euro per gli altri veneti: «Il vaccino consente un’elevata immunizzazione», sottolinea Scaggiante, «dopo la sospensione per l’emergenza sanitaria del Coronavirus, le vaccinazioni sono riprese al San Martino, dove 500 utenti sono stati vaccinati con la modalità drive-in, che permette di svolgere l’operazione in maniera sicura e veloce (a breve questa modalità potrà essere utilizzata anche in altri distretti). Nel frattempo, all’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, sono state eseguite 600 vaccinazioni al Centro prelievi e un altro turno è stato organizzato per domenica prossima».
Le persone in lista di attesa al San Martino saranno contattate, per fissare un appuntamento dedicato. Quando sarà il loro turno, andranno nell’area drive-in con la propria macchina, indossando la mascherina e una maglietta con le maniche corte, per favorire la vaccinazione nella parte alta del braccio, sul muscolo deltoide. Dopo la vaccinazione, dovranno attendere un quarto d’ora in un’area riservata e sorvegliata da personale sanitario. Per eventuali informazioni, è attiva una linea telefonica dedicata. Il numero da contattare è lo 0437 514333, dalle 10 alle 12, dal lunedì al venerdì.
Come comportarsi
Per evitare il contatto con le zecche, ci sono dei comportamenti da seguire: camminare su sentieri battuti, evitare di sedersi sull’erba, indossare abiti coprenti e scarpe adatte, usare prodotti repellenti per gli insetti. È buona norma ispezionare il proprio corpo e soprattutto quello dei bambini al rientro a casa. Utile anche controllare gli animali domestici. Nel caso si trovasse la zecca, è necessario rimuoverla con una pinzetta, senza utilizzare sostanze che potrebbero irritarla, con il risultato di favorire il rigurgito di sangue infetto. —
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