Zermen, stop al piano di Vaccari
La maggioranza non ha i numeri, l'aula deve rinviare l'approvazione
Il sindaco Gianvittore Vaccari A destra Zermen
FELTRE.
Non passa il piano d'intervento per la frazione di Zermen. Il sindaco Vaccari tenta il braccio di ferro con l'opposizione ma deve arrendersi ad una nuova realtà: la sua maggioranza ha numeri risicati. Senza il sostegno dei due consiglieri di Feltre verso l'Europa e senza Bond (Pdl) e Gorza (Lega), le cui assenze stanno diventando un caso, il centrodestra scivola al primo esame dell'aula. Giovedì sera il sindaco Vaccari ha provato a dare la solita prova di forza, spingendo fino all'ultimo round lo scontro sul piano di interventi per Zermen. Ma quando l'opposizione è uscita dall'aula (dopo aver garantito fin dall'inizio il numero legale all'assemblea), la maggioranza si è ritrovata senza gli undici consiglieri necessari per andare avanti. Seduta sospesa e piano rinviato, con il sindaco immobile nel suo posto, più incredulo che arrabbiato. Lo scontro sul piano per la frazione era previsto, eppure ancora una volta i due leader di Pdl e Lega - Bond e Gorza, appunto - hanno disertato l'appuntamento con il consiglio, lanciando al sindaco un segnale eloquente di distacco e di freddezza. E buon per Vaccari che Piolo e Vettorel (i due di Feltre verso l'Europa) non hanno deciso di schierarsi apertamente contro, perché in tal caso la maggioranza sarebbe finita sotto in modo clamoroso, aprendo ufficialmente la crisi. Nel merito del piano, il copione è stato quello atteso. L'amministrazione ha portato in aula la proposta di autorizzare la costruzione di una nuova lottizzazione e di altre sei case. E l'opposizione, con un emendamento, ha replicato chiedendo che la realizzazione dell'area di espansione fosse subordinata alla costruzione della rete fognaria e della strada, con un progetto e la regìa dei lavori in carico al comune. Vaccari ha risposto con un contro-emendamento che prevedeva di chiedere al Bim la realizzazione delle infrastrutture e di autorizzare comunque le nuove edificazioni, instaurando una trattativa con i lottizzanti per realizzare le prime opere di urbanizzazione. Inutile il tentativo di accordo, a seduta sospesa. Quando i consiglieri sono tornati in aula, la proposta del centrosinistra è stata respinta, il sindaco ha ritirato la sua e ha fatto capire che, per approvare il piano, avrebbe fatto pesare la forza dei numeri. Ma deve aver sbagliato i conti, perché l'uscita polemica dell'opposizione ha messo a nudo la realtà: in aula restavano solo nove consiglieri, più il sindaco che non conta per il numero legale. Da qui la sospensione e il rinvio di tutti i punti restanti, compresa l'attesa relazione sul piano socio-sanitario. Argomento, quest'ultimo, che rischia di aprire un altro fronte di crisi. All'assessore Zatta, infatti, Vaccari avrebbe negato la possibilità di presentare una relazione. A conferma che anche dentro la giunta le acque sono agitate.
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