Zoldo, decine di persone con nausea e dissenteria
VAL DI ZOLDO. L’acqua di Pianaz, Fusine, Pecol e Mareson sorvegliata speciale. Almeno finché non si saprà cosa ha provocato la dissenteria e la nausea che hanno interessato diverse decine di persone in comune di Val di Zoldo. E non solo.
L’avviso. Ieri l’amministrazione comunale, viste le segnalazioni di malessere, ha fatto affiggere un avviso alle fontane e ai pali della luce delle località della parte alta del territorio, con il quale invita la cittadinanza, ma anche i tanti turisti che in queste settimane stanno trascorrendo le loro vacanze in Val di Zoldo, a utilizzare, solo previa bollitura, l’acqua dell’acquedotto. Questo in via precauzionale, in attesa dell’esito delle analisi richieste agli enti competenti.
La situazione. La decisione è stata presa dal sindaco Camillo De Pellegrin. «Abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) di persone che si sono rivolte alle farmacie e ai medici di famiglia per dissenteria e vomito. Stiamo parlando di diverse decine di persone. Non sappiamo la causa di questa patologia, ma in via precauzionale abbiamo deciso di avvisare la gente, raccomandando di non bere l’acqua che sgorga dai rubinetti». L’amministrazione ha già provveduto ad avvisare gli organi competenti dell’Usl e anche Bim Gsp. La settimana scorsa c’era stato un problema di potabilità dell’acqua, che poi era rientrato quasi subito. Gli attuali problemi di salute potrebbero essere riconducibili all’acqua, come anche non essere per nulla legati. E finché non lo sappiamo, non possiamo fare altro che agire in via precauzionale invitando a bollire l’acqua. Saranno le analisi chimiche a dire quale sia la causa di questi malesseri tra la popolazione. Da parte nostra, come amministrazione, era doveroso prendere dei provvedimenti per comprendere le origini del problema. Gli uffici comunali sono comunque a disposizione dei cittadini per qualsiasi informazione», conclude il primo cittadino.
Il gruppo musicale. Tra le tante persone colpite da nausea e dissenteria, ci sono anche i 15 musicisti di età compresa tra i 15 e i 16 anni del gruppo European Spirit of Youth Orchestra, che lunedì sera hanno partecipato alla manifestazione “Tamburi di pace”, l’evento musicale che si è svolto proprio in Val di Zoldo.
I ragazzi si sono esibiti lunedì per poi andare a Trento per un’altra tappa della loro tournée. Martedì, subito dopo il concerto, si sono sentiti male e ierisono finiti all’ospedale. «Ora stanno bene», precisa un comunicato arrivato direttamente dal Comune di Trento. Visto il malessere che ha interessato i musicisti, subito è scattata la procedura prevista in questi casi nell’ostello trentino che li ospitava. Procedura messa in atto in collaborazione con l’amministrazione comunale e i servizi sanitari.
L’équipe medica ha provveduto a controllare la struttura ricettiva con particolare attenzione alle cucine, che, però, sono «risultate pulite ed efficienti», dice il comune della provincia autonoma, per il quale le origini di questo problema sono già chiare. «L’origine dell’intossicazione», scrivono, «è da iscriversi all’acqua bevuta da una fontana del comune bellunese zoldano dove l’orchestra ha suonato lunedì. Questo è infatti l’unico punto in comune tra tutti i musicisti del gruppo». E l’azienda sanitaria trentina annuncia di essersi è già messa in contatto coi colleghi di Belluno per fornire tutti i dettagli del caso.
I prossimi giorni, comunque, chiariranno le cause di questi malesseri.
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