Zoldo e Alpago oggi vanno alle urne
ALPAGO. Il giorno decisivo è arrivato in valle di Zoldo e in Alpago: il giorno dei referendum per dire sì o no all’unificazione dei Comuni. Le urne sono aperte dalle 7 alle 22, poi subito dopo inizierà lo scrutinio.
Qui val di Zoldo. I cittadini sono chiamati ad una scelta di fondamentale importanza per l’intera comunità. «Possiamo finalmente riparare agli errori di questo uomo», ha sottolineato il sindaco di Forno, Camillo De Pellegrin, pubblicando ieri sulla propria bacheca Facebook una immagine di Napoleone Bonaparte, che creò gli attuali Comuni separati.
I cittadini decisi a votare per il sì sono pienamente convinti che la fusione dei due Comuni sia la via più appropriata per garantire un futuro migliore alla comunità. Quelli decisi per il no credono che restare divisi sia una scelta lungimirante.
Stavolta comunque, hanno fatto notare i sindaci di Forno di Zoldo e di Zoldo Alto, Pellegrin e Molin Pradel, anche i gelatieri hanno l’opportunità di dire la loro, perché quasi sempre si vota in primavera, quando sono all’estero. Quindi le elezioni di oggi hanno una connotazione veritiera perché tutti possono andare a votare.
«Con questa prospettiva», fanno notare i due sindaci, «un buon numero di cittadini si è recato in anagrafe per ritirare il certificato elettorale. Quindi dovremmo avere l’affluenza alle urne più alta di ogni tempo».
I due sindaci sono fiduciosi, vedono tanta positività attorno al loro progetto. In queste settimane si sono dati da fare a più non posso, dando vita ad incontri su incontri, da soli o insieme, hanno battuto tutta la valle per informare e chiarire i dubbi dei concittadini. Hanno ascoltato le posizioni legittime di chi è contro la fusione ma alla fine si dicono ancora più convinti che la fusione sia la soluzione che guarda al futuro.
Dal punto di vista logistico è tutto pronto. I seggi sono stati insediati. A disposizione dei cittadini dei due comuni c’è il servizio di trasporto gratuito ai seggi per gli anziani con difficoltà di deambulazione. Per informazioni si può chiamare l’anagrafe comunale (0437 78144).
Qui Alpago. Ultimo appello per il “sì” al “Comune Alpago”. Si vota sempre dalle 7 alle 22 a Farra, Puos e Pieve d’Alpago. Il comitato a favore della fusione, composto da sindaci e amministratori, che in questi mesi si è speso per organizzare numerosi incontri informativi su tutto il territorio dei tre Comuni lancia un ultimo appello affinchè i propri cittadini scelgano «di guardare al futuro e contare di più sui tavoli della politica, del turismo e dell’economia». Per il vicesindaco di Farra, Alberto Peterle, va detto “sì” al Comune Alpago «soprattutto perché rispetto a un tempo gli enti pubblici versano in stato di crisi ed è mutato anche il contesto normativo a livello nazionale e regionale. È necessario rendersi conto che la strada per la fusione è già segnata».
A differenza di 15 anni fa, quando la fusione a 5 non passò, oggi voteranno i cittadini di Farra d’Alpago (2650 abitanti) con 2186 elettori, Puos d’Alpago (2520 abitanti) con 2332 elettori, Pieve d’Alpago (1872 abitanti) con 1709 elettori. Sono circa 6.200 gli aventi diritto al voto nei tre Comuni , dove di solito, considerando le ultime elezioni, vota circa il 55%-60% degli iscritti alle liste elettorali.
Gli iscritti all’Aire possono votare solo recandosi di persona al seggio. E di seggi ce ne saranno 4 a Farra, 3 a Puos e 2 a Pieve. Il referendum non prevede il raggiungimento di un quorum, conterà quindi solo il numero di “sì” o “no” alla fusione. Se in un Comune dovesse prevalere di poco il “no”, la decisione su questa unione, e comunque in ogni caso, spetterà alla Regione. Se il nuovo “Comune Alpago” nascerà conterà oltre 7000 persone.
Mario Agostini
Ezio Franceschini
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