Zoldo, prima la luce poi un nuovo blocco
FORNO DI ZOLDO. Emergenza elettrica rientrata a Forno di Zoldo. Forse.
Dopo l’illusione di sabato, infatti, la corrente è tornata, con le lampadine che si sono riaccese, senza l’utilizzo dei generatori elettrici, già nella prima mattinata di ieri. Solo alcune utenze, le più periferiche, a ieri sera erano ancora al buio, «perchè in questi casi sono stati più seri i danni subiti dalle singole linee elettriche di pertinenza», ha precisato il sindaco Camillo De Pellegrin.
Ma prima di tirare un sospiro di sollievo il primo cittadino preferisce attendere, alla luce di quanto successo poche ore prima. «Sabato la corrente era tornata già nel primo pomeriggio, il paese era illuminato, ma poco dopo le 20 tutta la zona alta era ripiombata nel buio. Solo questa mattina (ieri, ndr), intorno alle 7, abbiamo riavuto l’elettricità».
Buone notizie, insomma, ma l’umore di De Pellegrin è tutt’altro che in via di miglioramento. Anzi, il sindaco ne ha per tutti, non solo per Enel e Terna. «Enel e Terna hanno sicuramente delle responsabilità e dovranno risponderne, ma lo stesso toccherà a quei cittadini che, per incuria o semplice trascuratezza, non si sono premurati di tagliare sui propri terreni le piante che, cadendo, potevano provocare danni. E puntualmente ci sono stati guard rail piegati, steccati e ringhiere danneggiate. Sono ormai due anni che lotto per il taglio di questi alberi, ma la normativa non ci consente di incidere come vorremmo, proprio perchè sono piante di privati. Ora basta. Già domani (oggi, ndr) attiverò la polizia locale per effettuare una verifica sul territorio, per accertare danni e responsabilità dei privati. E se necessario il Comune provvederà in tempi brevissimi a un’ordinanza che obblighi tutti a un’adeguata azione preventiva».
Elettricità a singhiozzo anche per Zoldo Alto, come conferma il sindaco Roberto Molin Pradel. «Oggi (ieri, ndr) la corrente è tornata in buona parte del paese, comprese le frazioni più alte, ovvero l’area a maggior vocazione turistica. Il ripristino si era avuto già il 27 sera, ma sabato un nuovo problema, dopo le 20, ha provocato un altro nel black out. L’elettricità, visto che siamo serviti dalla stessa linea che alimenta Forno di Zoldo, è tornata anche qui nella prima mattinata odierna (ieri, ndr)».
Regolarmente fornite, in particolare, le utenze delle frazioni di Pecol, Mareson, Pianaz, Fusine, Coi, Costa, Brusadaz e Iral, mentre a ieri sera persistevano ancora diversi problemi per le frazioni sotto il passo Duran: Cordelle, Gavaz, Molin e Chiesa «che sono ormai da 80 ore senza corrente elettrica. Qui si interviene con i generatori», prosegue Molin Pradel, «anche se confidiamo che in serata (ieri, ndr) la situazione torni anche qui alla normalità».
Ma il danno economico non si ripristina con un interruttore e il sindaco di Zoldo Alto lo ricorda, annunciando che «con altri sindaci, in particolare quelli del Cadore, stiamo valutando la possibilità di una class action finalizzata all’ottenimento di un risarcimento economico, visto che questa emergenza è arrivata nel periodo di maggior affluenza turistica».
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