Zona franca con Sondrio ma il presidente della provincia lombarda non lo sa

La Regione Veneto non ha condiviso l’idea con i rappresentanti politici lombardi. Bottacin: «La proposta poggia sul Delrio che identifica le due province montane»

BELLUNO. Sondrio zona franca? Nessuno ne sa nulla nel territorio lombardo. La Regione Veneto, che ha scritto e depositato a Roma la proposta di legge per l’istituzione di una zona franca extra-doganale ed extra territoriale che comprenda le province di Belluno e Sondrio, l’ha fatto senza coinvolgere o condividere il testo. Il presidente della provincia lombarda, Luca Della Bitta, si dichiara infatti «spiazzato».

Negli ultimi giorni ha avuto parecchio da fare a causa delle frane che hanno funestato il territorio che amministra, ma in ogni caso «non sono stato informato di questa proposta di legge della Regione Veneto», spiega.

La ragione è semplice e la spiega l’assessore veneto Gianpaolo Bottacin: «Abbiamo voluto dare un supporto giuridico alla proposta di legge statale che abbiamo predisposto e già depositato e ci siamo appoggiati al Delrio, che indica per le due province di Sondrio e Belluno percorsi simili sulla specificità. Per questo abbiamo inserito anche Sondrio. Poi se quel territorio deciderà di non chiedere l’istituzione di una zona franca provinciale, ne prenderemo atto».

In Lombardia la zona franca è una realtà, visto che Livigno gode dello status di zona extra-doganale dal 1910 ed è pertanto esente da alcune imposte, come l’Iva. Benzina, ma anche alcolici, zucchero, tabacchi, costano meno a Livigno. Negli ultimi tempi si è sviluppato un dibattito per estendere la zona franca ad alcuni Comuni di confine ma allo stesso tempo ci sono state, da più parti, ipotesi per rivedere le agevolazioni di cui gode Livigno. Manca però un movimento di opinione per estendere la zona franca a tutta la provincia.

«Preferisco leggere i termini della proposta prima di commentarla», chiude il presidente Della Bitta. «Anche perché bisogna vedere come sarebbe attuata, quali sono i presupposti giuridici. Se poggia sul Delrio capisco sia stata inserita anche Sondrio, ma mi riservo di leggere il testo prima di commentarlo».

Sarebbe invece assolutamente a favore della zona franca l’ex presidente della Provincia, l’ultimo eletto dai cittadini, Massimo Sertori. Ha guidato l’ente negli stessi anni in cui a Palazzo Piloni c’era Gianpaolo Bottacin e i due hanno condiviso alcune azioni per dare maggiore autonomia a territori «che sono molto simili, interamente montani e in difficoltà per la concorrenza fatta dai nostri vicini che hanno maggiore autonomia di noi», spiega. «Tutto quello che va nella direzione di aiutare i territori montani io lo condivido. O ci danno maggiore autonomia o ci diano forme di agevolazione, come può essere la zona franca», conclude.

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