Zuccolotto (Fiom): «Vogliamo giustizia»
MEL. «È vergognoso che dopo le indagini si voglia archiviare senza un processo un caso del genere. Io non conosco come funziona la giustizia, ma penso che con tutta la documentazione presentata, l’analisi della Guardia di finanza, non si possa pensare che nessuno paghi per quanto accaduto all’Acc». È a dir poco arrabbiato il segretario della Fiom Cgil, Luca Zuccolotto quando comunica la decisione del procuratore della Repubblica di archiviare la causa contro l’ex ad dell’Acc Compressor, Luca Ramella. «Non possiamo dimenticare che il comportamento dell’allora ex ad dell’Acc ha portato ad un buco di 288 milioni di euro e ha segnato il destino di una fabbrica che all’inizio contava 1.688 dipendenti e ora ne ha soltanto 455. Chi pagherà per tutti i posti persi? Per le famiglie rimaste senza un lavoro?». Zuccolotto chiede che almeno si arrivi ad un processo e si lasci decidere ai giudici se ci sia o meno da ravvisare dietro a quanto accaduto il reato di bancarotta. «Ho sempre detto che si arriverà ad un processo come Fiom Cgil intendo costituirmi parte civile per avere un giusto risarcimento per i posti di lavoro perduti. Credo che la mancanza di volontà di approfondire come sono andate le cose sia immorale».
E Zuccolotto annuncia l’intenzione di non lasciare perdere. «Vogliamo far sentire la voce dei lavoratori in questa vicenda e il 9 maggio siamo pronti a portare tutti i dipendenti dell’attuale Acc Wanbao a Pordenone a sostegno della richiesta di opposizione all’archiviazione da parte del commissario straordinario. Vogliamo giustizia». (p.d.a.)
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