Zuffa alla partita di calcio arrivano i carabinieri

Nell’incontro tra Vedelago e Real Belluno, l’arbitro si rifugia negli spogliatoi scontri sugli spalti, picchiata una tifosa che finisce all’ospedale
Di Marco Filippi

VEDELAGO. Anche le partite di calcio a 5 delle categorie minori, a risultato ormai acquisito, possono riservare amare sorprese.

È successo venerdì sera, nella palestra delle scuole elementari di Vedelago, dove si disputava il match di serie D tra la compagine locale del Real Biancoceleste contro gli avversari del Real Belluno. Un match d’alta classifica, seguito nelle tribune da una trentina di supporter, in maggioranza locali, e concluso con l’intervento dei carabinieri.

Il risultato dell’incontro, a fine primo tempo, era sul 4 a 0 a favore della squadra ospite. Nel secondo i bellunesi arrotondano il punteggio andando sul 5 a zero ma l’azione del gol è viziata da un fallo ai danni di un giocatore del Vedelago.

È a quel punto che gli animi si accendono. Mentre sul campo si continua a giocare, la bagarre prosegue in tribuna.

Tutto fino al minuto 23 della ripresa quando, approfittando di un calcio di punizione, decretato dall’arbitro contro la squadra ospite, il portiere del Real Belluno si dirige verso il direttore di gara per invitarlo a guardare cosa sta succedendo in tribuna.

E per farlo, lo strattona in modo energico. Un gesto che l’arbitro non gradisce e punisce con il cartellino rosso. A quel punto, apriti cielo.

Difficile fare la cronaca quando la situazione degenera ed ognuno rivendica le proprie ragioni a scapito di altri.

L’allenatore del Real Belluno, Maurizio Cucco, ammette con onestà le colpe del suo portiere: «Ho sempre insegnato ai miei ragazzi a rispettare gli arbitri e il mio giocatore non doveva assolutamente toccarlo. Premesso questo, devo dire che anche il direttore di gara ha le sue colpe perché non ha saputo tenere in pugno la gara.

Il nostro quinto gol era stato viziato da un fallo e non doveva essere convalidato ma ci sono stati altri episodi discutibili. In tribuna una delle nostre cinque tifose, una giovane di Valdobbiadene, fidanzata di uno dei nostri giocatori, è stata picchiata da un tifoso avversario e ha riportato all’ospedale una prognosi di 5 giorni».

Il presidente del Real Biancoceleste, Athos Trentin, premette subito: «Io non c’ero alla partita. Dal racconto dei miei giocatori emerge che il portiere avversario ha messo le mani addosso all’arbitro, che si è rifugiato negli spogliatoi perché non si sentiva più sicuro».

A quel punto l’arbitro ha chiamato i carabinieri, che ora attendono eventuali querele per avviare un’indagine.

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