Alla ricerca di Sissi acchiappa-fantasmi in missione a Belluno

Massimo Merendi e il suo assistente Matteo Matteis ieri in città dopo la segnalazione su Palazzo Rosso

BELLUNO

Era una mite serata dello scorso aprile quando due bellunesi, accompagnati da un amico, vedono comparire davanti ai loro occhi una figura femminile molto alta, coperta da un grande scialle, che si rivolge loro, in rigoroso tedesco, domandando dove si trovasse il palazzo della provincia. Fin qui tutto normale, se non fosse che, una volta presentatasi, l’elegante personaggio si allontana e scompare tra le mura di palazzo Rosso. Il suo nome? Elisabetta di Wittelsbach. Per tutti principessa Sissi.

«Siamo venuti a verificare la veridicità delle segnalazioni a noi pervenute» spiega Massimo Merendi, estroso presidente dell’associazione National Ghost Uncover: «Comunicazioni di apparizioni del fantasma della principessa Sissi ne abbiamo ricevute molteplici, non soltanto qui a Belluno, ma anche a Gragnano e a Bolzano».

Ma la principessa, che, come precisa l’ “acchiappa-fantasmi”, in realtà fu un’imperatrice, non si è limitata a chiedere rapide informazioni ai testimoni della vicenda, ma pare abbia lasciato cadere alle sue spalle un foulard che potrebbe essere di fine ‘800 e una moneta: «Dobbiamo verificare che sia autentica» sottolinea Merendi: «A un primo esame sembrerebbe originale, il che sarebbe un fatto veramente eccezionale, dal momento che dovrebbe trattarsi di una moneta rarissima coniata nel 1780».

Non bastasse quanto fin qui raccontato, nel 2015 sarebbe addirittura giunta una segnalazione all’associazione che raccontava di un’ombra apparentemente seduta su una poltrona nell’ufficio di un assessore di Belluno, di cui però, Merendi, non vuole svelare l’identità: «Magari è superstizioso, anche se i fantasmi non sono mai cattivi».

Poi, la profezia: «Prima di scomparire, l’imperatrice si è detta molto soddisfatta di questa città e, non contenta, si è lasciata scappare un presagio che, se si verificherà, regalerà tempi di gloria al territorio bellunese». Si vedrà.

«Tornerà» specifica convinto il vulcanico presidente: «L’ha promesso. Dovrebbe palesarsi alla fine di luglio del prossimo anno. Naturalmente io e i miei assistenti saremo qui».

Munito di rilevatori dall’ambiguo valore tecnologico, Merendi, accompagnato dal suo storico assistente Matteo Matteis, si aggira in questi giorni dalle parti di Palazzo Rosso per raccogliere prove: «I controlli effettuati nelle ultime settimane non hanno segnalato qualcosa di veramente anomalo. Abbiamo solamente alcune immagini che evidenziano una forma allungata proprio nel punto in cui il fantasma è apparso. Ma normalmente diffido dalle immagini, tanto che il fatto che i testimoni oculari non me ne abbiano fornita alcuna rende certamente più credibile l’episodio».

Poi, ultima interessante notizia: «Finalmente anche qui a Belluno si costituirà un gruppo di volontari che si occuperà di segnalarci tutti i fenomeni paranormali verificatisi nel territorio». Quando si sveleranno alla popolazione i nuovi ghostbusters? Che domande, ad Halloween naturalmente… —





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