"Alziamo la voce": l'inno per la rinascita del Bellunese
PONTE NELLE ALPI
Facciamoci sentire. La solidarietà verso il bellunese corre sinuosa e potente tra le note di “Alziamo la voce”, un’inedita collaborazione di quasi cinquanta artisti bellunesi che racconta, tra canto e musica, il territorio ferito e la grande forza di volontà dei suoi abitanti, capaci di rialzarsi anche di fronte a eventi drammatici come quelli che hanno colpito duramente le nostre valli e le nostre montagne alla fine di ottobre.
Le registrazioni del brano scritto, suonato e interpretato da musicisti e cantanti della provincia si sono svolte nell’ex asilo di Paiane doce c’è la sede dell’associazione Amici della musica, sotto la direzione di Giampaolo Rossi che si è occupato della parte tecnica e che, ora che strumenti e voci sono in memoria, seguirà l’importante fase di mixaggio della canzone. Il progetto è realizzato in partnership con il Corriere delle Alpi che ne segue il percorso in esclusiva.
«I bellunesi hanno dato prova una volta di più di saper reagire e darsi da fare anche davanti a un evento così violento e devastante», spiega Davide De Faveri, 23 anni, che assieme ad altri giovani artisti della scena locale come Alessandro Casol, Paolo Fornasier e Andrea Albano ha dato forma all’idea di una canzone che parla della gran voglia di ripartire dei bellunesi, «la gente da noi cerca sempre di arrangiarsi, senza farsi troppa pubblicità, però è anche giusto che si parli di quanto accaduto e si raccolgano fondi per le zone più colpite. Il non voler chiedere aiuto va bene, ma noi vogliamo aiutare concretamente questa provincia tramite la positività che solo la musica sa trasmettere».
Al progetto partecipano artisti differenti per stile e sonorità, uniti per formare una sola, potentissima, voce grazie al testo scritto da Davide assieme a Marco Dal Farra: «La canzone parla della forza di stare assieme e di aiutarsi a vicenda senza interessi nascosti e divisioni», spiega De Faveri, «è un peccato che una comunità si riunisca solo davanti a una difficoltà e nel testo abbiamo cercato di far emergere anche questo aspetto». Quella scritta dagli artisti bellunesi promette di diventare una delle hit del Natale, ma non solo, continuando a raccogliere fondi e consensi anche dopo le feste: «Abbiamo cercato di creare qualcosa di orecchiabile e cantabile», spiegano gli autori, «dando spazio a tutta la scena musicale bellunese, toccando il rap come il rock e persino un coro giovanissimo di Colle Santa Lucia».
Il singolo verrà pubblicato nella prima metà di dicembre e il ricavato sarà raccolto dal comitato Gocce di sole che lo custodirà finché non sarà deciso verso che progetto indirizzarlo. «L’idea è di donare tutti i soldi a un unico progetto per evitare di disperderli», proseguono i ragazzi, «per tenere informate le persone su come procede la raccolta di donazioni abbiamo attivato una pagina Facebook e una Instagram di “Belluno alza la voce” e a breve verrà lanciato anche il sito che ospiterà la piattaforma di raccolta vera e propria».
Tanti i messaggi di stima verso il progetto da parte di cittadini attraverso i social, come dagli stessi artisti in studio. «Tutti sono arrivati con la voglia di far qualcosa per la comunità, senza ricercare il tecnicismo, ma concentrandosi piuttosto sul senso stesso dell’iniziativa», continua De Faveri, «è stato bellissimo, una carica incredibile di energia positiva che si è riversata in quei circa sei minuti di canzone e che siamo sicuri non deluderanno nessuno». —
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