Asfanè, l'auto del futuro, il nuovo progetto del designer bellunese Pirolo

Il designer bellunese sarà  al Salone dell'auto di Torino dall’8 giugno

BELLUNO. Ha l'ambizione di sviluppare un’automobile altamente tecnologica ed innovativa, valorizzando al tempo stesso tutta l'abilità artigianale italiana.

È questo il nuovo progetto di Giorgio Pirolo, il designer automobilistico di Belluno già salito agli onori della cronaca per aver disegnato la cinese Cherj QQ (ispirata al pesciolino Nemo) e che ora lancia la macchina che, fra l'altro, «permette di monitorare le performance in pista, fornendo feedback e selfie in tempo reale su smart phone o pc. E la nostra sfida oggi - sottolinea - è quella di produrre in Italia un'automobile tutta italiana, con la migliore creatività e la massima tecnologia di cui il nostro Paese è capace».

Così Giorgio Pirolo, bellunese, classe 1979, è riuscito a mettere intorno ad un tavolo una decina di aziende italiane, ed a coinvolgerle in un progetto che verrà presentato, su suo disegno ed in collaborazione con la carrozzeria di Paolo Mancini, il prossimo 8 giugno al Salone dell'Auto di Torino: la nuovissima super sportiva «Asfané Frangivento».

«Un concept, per adesso, un prototipo non marciante, ma con l'obiettivo di poter andare presto in produzione. Il nome è una combinazione: in piemontese Asfanè (denominazione del modello) significa letteralmente 'non si può fare', e mi ricorda quanta incredulità ho trovato all'inizio dinanzi al mio progetto, che invece ora è diventato realtà. Il marchio Frangivento, invece, chiarisce il tanto lavoro che abbiamo fatto nel campo dell'aerodinamica».

La super car si presenta con caratteristiche tecniche del tutto particolari. Anzitutto sarà in grado di comunicare con l'esterno, grazie a transponder NFC programmati per dialogare con l'utente (ad esempio, chi si avvicinerà potrà vedere sul proprio cellulare tutte le caratteristiche dell'auto); avrà una tecnologia Brain One (azienda di Padova) che, grazie ad un sistema di sensori, permetterà di monitorare le performance in pista, fornendo feedback e selfie in tempo reale su smart phone o pc; utilizzerà tecnologie applicate per facilitarne l'utilizzo, ad iniziare dall'apertura delle porte grazie ad un codice palmare ed all'uso di telecamere integrate.

«E soprattutto - spiega Pirolo - sarà dotata di un'aerodinamica attiva con appendici stilistiche che variano il movimento a seconda delle velocità per far defluire i flussi. Sono previsti, infatti, proiettori a scomparsa anteriori e retrattili posteriori, che fungono da pinne per i flussi dell'aria».

Infine, particolare non certo secondario, la Asfanè Frangivento è un'auto ibrida con quattro motori elettrici posizionati sulle ruote con autonomia di 40/50 km per viaggiare nei centri urbani. Il motore a combustione di circa 900 cv provvederà all'utilizzo extra urbano e in pista. «Dopo il successo in Cina - prosegue Giorgio Pirolo - ci tenevo a disegnare un'autovettura per il mercato italiano, che sta attraversando un momento non facile. Per questo sono andato alla ricerca delle eccellenze del nostro paese in un settore che vanta tanta storia e tanta tradizione, e può e deve avere anche futuro. Non a caso la carrozzeria della nostra Frangivento, in alluminio, è battuta a mano secondo l'antica tradizione dei battilastra torinesi».

Come finanziate il progetto? «Non abbiamo finanziatori; la nostra è una sorta di cooperativa dell'eccellenza dell'automobile italiana. Dove l'esperienza del distretto torinese, si sposa con la creatività e la tecnologia venete. Ci abbiamo messo il nostro lavoro ed abbiamo unito le forze per presentare un prodotto che intendiamo sia una piattaforma su cui sviluppare soluzioni per veicoli di serie. E siamo anche stati contattati dalla Pirelli, che è diventata nostra partner. Non solo ci garantirà gli pneumatici, ma che ha anche dimostrato di seguirci con grande attenzione ed interesse».

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