Bellunesi che hanno onorato la provincia: tra i premiati c’è anche Dino Meneghin

Saranno Dino Meneghin, Arturo Costella e Luigi Querincig i bellunesi legati al mondo dell’emigrazione, ai quali andrà il Premio internazionale 
Frigo Treviso Visita Dino Meneghin in Ghirada agenzia fotografica foto film - FRIGO A PAGINA 47
Frigo Treviso Visita Dino Meneghin in Ghirada agenzia fotografica foto film - FRIGO A PAGINA 47

IL RICONOSCIMENTO

Saranno Dino Meneghin, Arturo Costella e Luigi Querincig i bellunesi legati al mondo dell’emigrazione, ai quali andrà il “Premio internazionale Bellunesi che hanno onorato la provincia di Belluno in Italia e all’estero”, arrivato quest’anno alla 19ª edizione. I premi saranno consegnati sabato 15 dicembre nella chiesa di San Gregorio nelle Alpi, dal presidente della Provincia Roberto Padrin e dal presidente di Abm Oscar De Bona.

Dei tre premiati solo l’ex cestista Dino Meneghin, potrà ritirarlo; gli altri due saranno consegnati ai familiari, in ricordo di Costella e Querincig, deceduti di recente.

Il premio riservato ai Bellunesi emigrati in Italia e nel mondo ed ai loro discendenti, che mantengono vivo il legame con la terra delle radici viene assegnato a personalità che hanno meritato nei settori economico, imprenditoriale e professionale; nelle istituzioni artistiche e culturali; in campo sociale e solidaristico.

Per il settore economico, imprenditoriale e professionale, questa volta il premio andrà ad Arturo Costella, deceduto a Johannesburg in Sudafrica, il 23 novembre 2017, all’età di 83 anni. Era nato a Nebbiù di Cadore nel 1934, primogenito di otto fratelli. Nel 1954, emigrò in Sudafrica per lavorare nella miniera d’oro dello Wursteland, dove rimase per 11 anni. Terminato il lavoro in miniera lavorò in altri settori fino alla pensione. Socio di Abm fin dalla sua costituzione, nel 1995, costituì la Famiglia Bellunesi del Sud Africa della quale divenne presidente. Grazie alla sua attività riuscì a coinvolgerne oltre 300 conterranei. È stato membro del comitato esecutivo dello Zonderwater Block e promotore dell’omonimo Museo fondato a Pretoria nel 1990.

Per il settore sociale il premio andrà a Luigi Querincig: nato a Pieve di Cadore nel 1926, appassionato di cinema, lavorò come operatore cinematografico a Pieve per oltre 20 anni. Impegnò tutte le sue energie nella conduzione, come segretario, della Famiglia Ex emigranti ed emigrati del Cadore che fondò con Antonio Bergamo nel 1982. Incarico che resse fino al novembre del 2016, quando lasciò per motivi d’età. Nei 35 anni del suo servizio a favore di chi non poteva risolvere i problemi della burocrazia internazionale, contribuì anche alla crescita dei Bellunesi nel Mondo. È scomparso lo scorso 8 maggio a Pieve di Cadore.

Il terzo premiato è Dino Meneghin, nato ad Alano di Piave il 18 gennaio 1950, da una famiglia di Domegge, paese con il quale ha sempre mantenuto un rapporto importante, tanto che per molti anni ha organizzato i “camp” per i giovani. Nella sua lunga carriera ha giocato 836 partite e segnato 8. 580 punti nelle squadre italiane. Ha partecipato a 13 finali di Coppa dei Campioni vincendone sette. A queste vanno aggiunte due Coppe delle Coppe, una Coppa Korac e quattro Coppe Intercontinentali. Con la nazionale italiana ha partecipato a quattro Olimpiadi e vinto una medaglia d’oro e due di bronzo ai Campionati europei. Con la maglia della nazionale ha giocato 272 volte. Nel 2003 è diventato il primo giocatore italiano a entrare nel Naismith Memorial Basketball Hall of Fame. È stato inoltre il primo italiano ad essere scelto dalla Nba nel 1970. —


 

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