Carnevale di Fornesighe, vince la maschera di Maurizio Mosena

Ottima la partecipazione al concorso: uguagliato il record di 92 maschere provenienti da Friuli, Veneto, Lombardia e Trentino

VAL DI ZOLDO. Maurizio Mosena con la maschera «Mostruoso e perfido denaro» ha vinto il concorso dei volti lignei dei carnevali di montagna che si è concluso ieri a Fornesighe.

Il presidente dell’associazione culturale Al Piodech Zoldano organizzatrice della manifestazione, Giovanni Giacomel, è soddisfatto: «Abbiamo avuto un numeroso pubblico, malgrado il maltempo. Ottima anche la partecipazione al concorso: abbiamo uguagliato il record di 92 maschere provenienti dal Friuli, dal Veneto, dalla Lombardia e dal Trentino». Tanti i momenti che hanno caratterizzato la festa. I ragazzi scultori hanno scolpito il Totem ricavato da un albero; i bambini della scuola, con l’ausilio di Vicentina Dorigo, hanno preparato una maschera di cartapesta raffigurante un mostro. Gli scultori Merino Mattiuzzi, Giorgio Campo Bagatin e Maro Zammatteo dai loro lavori di scultura hanno raccolto offerte in favore dei terremotati di Amatrice. E poi lo stand con il miele di montagna di Uccel e lo stand di Insieme si può. La soddisfazione di Giacomel è condivisa dal sindaco di Val di Zoldo Camillo De Pellegrin che ringrazia l’associazione che di anno in anno riesce a organizzare due manifestazioni di grande richiamo turistico: la Gnaga e Fornesighe in musica. La giuria presieduta da Maurizio De Pellegrin e composta da Paolo Moro, Sara Casal, Gabriele Collazuol e Sandro Olivieri, dopo aver esaminato le opere ha stilato la classifica.

Al primo posto (maschera d’oro) Maurizio Mosena con «Mostruoso e perfido denaro». Tre le menzioni ex aequo: Loris Campo Bagatin (con Barabegol); Loretta Gamba Zampol (con la maschera Son son... sun camin); Ennio De Bona (Esculapius). Nella categoria ragazzi, il primo premio è stato appannaggio di Valentina De Marco di Brusadaz di Val di Zoldo con l’opera “Il morto vivente”.

Il trofeo Ferruccio Mosena (giuria interna all’associazione Al Piodech Zoldan) è andato a Mattia Giacomel con il lavoro dal titolo “Il futuro del calcio Hamsik”.

Due i premi di fedeltà: a Loris Campo Bagatin per i dieci anni di partecipazione al concorso, a Fabio De Marco per i 25 anni. Oltre al concorso, il cuore della festa di Fornesighe è il corteo della Gnaga, preceduto dal “Matazin”, la tradizionale maschera dell’Alto Bellunese, carico di campanacci che dà la sveglia alla popolazione e la chiama a vedere gli sposi seguiti dai testimoni, curiosi e bambini.

Il personaggio principale che apre il corteo è la “Gnaga”, una vecchina curva dalla quale spunta il volto di una bimba. Personaggio importante è anche la balia che segue gli sposi e porta in braccio “il frutto del peccato”.

Mario Agostini

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