Carnevale, piazza dei Martiri affollata per applaudire carri e gruppi mascherati

BELLUNO. Il Carnevale fa il pieno anche a Belluno, dove la sfilata per le vie del capoluogo è arrivata alla terza edizione. Quindici i carri e i gruppi mascherati, arrivati dai due principali carnevali del fondovalle provinciale, Sedico e Castion, con presenze però anche di altre parti del Bellunese, come da Lozzo di Cadore. Carri molto belli, pieni di idee e di messaggi quelli che hanno sfilato dalla stazione fino al teatro comunale, sotto l’organizzazione della Pro loco Castionese con il supporto del Comune di Belluno, letteralmente tra due ali di folla, che è andata via via ingrossandosi. Difficile fare i conti delle presenze, di sicuro diverse migliaia di persone, che sono state ringraziate dal presidente della Pro loco Fontanelle e dall’assessore Bogo. . L’inizio è stato dedicato alla Prima banda della Filarmonica 1867 di Belluno, con i musicisti vestiti da pirati. Poi lo spettacolo degli sbandieratori del quartiere Port’Oria di Feltre con i costumi e i musici. E quindi largo ai carri e ai gruppi in maschera.
Ha suscitato attenzione e applausi il carro di Visome, che ha preso un po’ in giro i ritardi nei cantieri per i Mondiali di Cortina lungo l’Alemagna. Per l’occasione sui mezzi che trainano il carro era stata appesa la copia dell’articolo pubblicato ieri dal Corriere delle Alpi che proprio di questi ritardi parlava. Bello anche il carro di Caleipo, che domenica scorsa aveva vinto l’edizione 59 del carnevale di Castion. Oltre al carro che rappresenta un camposanto da cui spuntano dei corpi, è stato molto applaudito il gruppo degli zoombie che ha sfilato in apertura. E poi Faverga, i bambini dell’asilo, Cirvoi. Centinaia le persone coinvolte che hanno sfilato a piedi o sono passate sui carri.
Accanto ai carri di Castion, ecco quelli di Sedico che sono stati protagonisti anche della sfilata di sabato a Feltre, dove mancava da venti anni. Carri molto apprezzati per la bravura di chi li realizza: dal luna park, al continente africano alla maga. E per concludere il pomeriggio, tanta musica. —
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