Con “Dal germoglio…alla vita” Luca Lisot fa sua l’Ex Tempore
BELLUNO
Luca Lisot, quarantottenne di Santa Giustina, si aggiudica la 34ª ’Ex Tempore con l’opera “Dal germoglio…alla vita”.
La giuria Anfao, composta da Maria Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno, Gianluca Tormen, insegnante di storia dell’arte al Catullo e critico d’arte, e Francesca Bogo, architetto e accademica, ha motivato così la propria scelta, sottolineando l’armonia e la semplicità dell’opera, esposta in questi giorni di fronte al Teatro Comunale: “La scultura si offre allo sguardo per la semplicità di quelle forme capaci di interpretare con visibile e rara efficacia il tema dell’Ex Tempore”.
Centrato secondo la giuria il senso del tema di quest’anno, “Nascita e Rinascita”, ma anche spiccata la capacità dell’opera di suscitare emozione nella sua eleganza: “L’artista ha saputo davvero mettere in luce il senso vorticoso della vita che si impone e la dinamica fretta di quelle oscure forze che le anima e le alimenta”.
Soddisfatto della vittoria Lisot, che guarda già avanti verso i prossimi traguardi: «Sono molto contento. In genere non sono mai pienamente soddisfatto di quello che faccio, questa volta invece è andata così e non può che essere motivo d’orgoglio».
La giuria ha voluto citare altre due sculture, per meriti particolari: la prima menzione è per l’opera “Vaia” di Nicola Cozzio, per la capacità di mettere in risalto le cicatrici lasciate dalla distruzione della tempesta; a Toni Venzo, invece, la seconda menzione per via della ricerca stilistica e la linearità elegante del suo “Embrione”.
A Gianluigi Zeni, trentasettenne di Mezzano, va invece il premio della stampa bellunese, assegnato dai rappresentanti delle testate giornalistiche locali. L’opera “Legami”, dove sono scolpiti una madre e un bambino abbracciati tra loro, è stata premiata sia per l’aderenza al tema del simposio, sia per il sapiente uso delle sfumature di colore, che hanno risaltato la scultura nel suo complesso. «Sono contento del riconoscimento, perché sono stati giorni difficili visto il poco tempo a disposizione. Questo simposio è molto sentito dalla gente, quindi è sicuramente gratificante veder riconosciuto il proprio lavoro».
Il premio assegnato dall’associazione Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari), consegnato dalla vicepresidente Sonia Ingrosso, è andato al torinese Enrico Challier e alla sua “Rinascenza”, esposta nei giardini di piazza dei Martiri. Nelle motivazioni viene sottolineata la positività e la forza generatrice della figura femminile rappresentata dallo scultore, molto contento di aver ricevuto proprio questo premio: «Se avessi potuto scegliere un premio da vincere, quello di Fidapa era sicuramente quello che avrei preferivo. perché io scolpisco solo donne. Era la mia prima volta a Belluno, ho scoperto una città magnifica e calorosa».
Da oggi fino a domenica prossima, le opere dei diciotto artisti in gara saranno esposte nel chiostro del Centro Congressi Giovanni XXIII e non a Palazzo Crepadona, come da tradizione, per via dei lavori di riqualificazione in corso nell’edificio. Durante la settimana, sarà possibile esprimere la propria preferenza per il premio “Città di Belluno Assicuratrice Val Piave”, assegnato all’artista più votato dalla popolazione, e il premio “Bambini”, che andrà all’artista più votato dagli alunni delle scuole Primarie e d’Infanzia.
L’esposizione sarà aperta dalle 10 fino alle ore 17. —
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