Da Feltre ad Agordo: in migliaia alla benedizione del motociclista

Straordinario successo per la tre giorni di festa alll'ex caserma Zannettelli. Prima del via la consegna della donazione a Villa San Francesco

FELTRE. La benedizione impartita da monsignor Andrich assistito da don Giorgio Lise davanti la chiesa di Agordo ha concluso la spettacolare tre giorni organizzata dal Motoclub Feltre. Migliaia le moto e di conseguenza i partecipanti che ieri mattina hanno preso le mosse dalla ex caserma Zannettelli per affrontare con un corteo lungo cinque chilometri il percorso che ha portato i centauri fino ad Agordo, meta quest’anno della manifestazione. Ma ai numeri di ieri vanno aggiunte le altre migliaia di feltrini che hanno abbracciato l’iniziativa del Motoclub venerdì e soprattutto sabato, riempiendo il piazzale della caserma, affollando il capannone e i chioschi gestiti dal quartiere Duomo e per assistere ai concerti e agli spettacoli musicali proposti.



Vittoria su tutti i fronti, insomma, e la sensazione che la soluzione di allestire tutto alla Zannettelli sia stata vincente, ancorché legata alla concomitanza con il festival della bicicletta, che ha costretto le moto a traslocare dalla tradizionale partenza di Pra’ del Moro.

La mattina si era aperta con un momento sentito e mai banale: quello della donazione che il Motoclub Feltre rinnova di anno in anno assegnando una somma di denaro a un’associazione segnalata dal Comune di Feltre. Questa volta è toccato ai ragazzi di Villa san Francesco, ricevuti in sala degli stemmi dall’assessore Anna Rossi assieme alla delegazione del Motoclub guidata dal presidente Daniele Gorza. Poi tutti in via Mazzini dove mano a mano si sono concentrati i motociclisti che a inizio mattina hanno fatto anche la gioia di alcuni locali del centro fermandosi numerosi a fare colazione. In caserma, chioschi e frasca aperti, mentre alla consolle un deejay ha dispensato musica in attesa della partenza.

Malgrado la concomitanza con il Motoraduno di Trento, la sensazione visiva è che la Benedizione non ne abbia risentito: «Il numero preciso di partecipanti quest’anno non ce l’ho», afferma il presidente Gorza, perché con le moto in caserma, lungo viale Mazzini e nelle vie limitrofe non sono riuscito a fare i conti. Ma il bilancio per noi è senz’altro positivo. I motociclisti sanno cosa trovano venendo da noi e ci hanno premiato. Devo dire che organizzare questa manifestazione comporta grandi sforzi, ma grazie all’aiuto di tutti il risultato è straordinario. Il corteo faceva impressione, tante erano le moto».

Ad Agordo una degna conclusione: «Abbiamo allestito un capannone in collaborazione con il Botol Group, ma in linea con la nostra politica abbiamo voluto creare una convenzione con quattordici tra bar e ristoranti di Agordo così da coinvolgere anche la realtà che ci ospita». Quanto al futuro l’ex caserma ha superato a pieno l’esame: «Potrebbe diventare la sistemazione definitiva», afferma Daniele Gorza, «perché si è rivelata il posto giusto per accogliere tante persone come avvenuto venerdì e sabato. Ne parleremo con il presidente del quartiere Duomo, Angelo Lusa. Di sicuro, anche grazie al tempo, questa edizione è andata benissimo».

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