Dolomiti Concept Lab premiato da Smau per i bimbi tecnologici
TAIBON AGORDINO. Smau premia Dolomiti Concept Lab e la sua capacità di avvicinare ragazze e ragazzi alle nuove tecnologie ed alla programmazione, anche per consentire nuove opportunità di lavoro.
Il 23 marzo, alla Fiera di Padova, durante l’evento di riferimento nei settori innovazione e digitale per le imprese e i professionisti italiani, sarà di scena l’associazione agordina, fondata e presieduta da Giorgio Di Egidio con l’obiettivo di far conoscere il mondo della tecnologia e dell’innovazione a giovani e ragazzi sopra i sette anni, perché ne diventino protagonisti. «Il premio dedicato all’Innovazione sociale», sottolinea Di Egidio «ce lo consegnerà proprio il presidente di Smau, Pierantonio Macola, e mi sembra ancora incredibile. Si tratta di un riconoscimento molto importante per il nostro lavoro e testimonia che siamo sulla strada giusta. Siamo partiti con tanto entusiasmo nel 2014 ed abbiamo bruciato le tappe, sempre con un unico obiettivo: aiutare bimbi e ragazzi ad avvicinarsi divertendosi al mondo di informatica e programmazione. E soprattutto dimostrare che anche in montagna, grazie alle nuove tecnologie si possono fare cose importanti. Che non siamo più una periferia, ma anzi che con un po’ di inventiva e appoggiandosi a internet si possono fare cose davvero significative».
Nel 2014 Giorgio Di Egidio ha iniziato a cercare di organizzare uno spazio dove “sperimentare” le tecnologie e affrontare la programmazione, convinto che da questo mondo potevano scaturire opportunità di lavoro per i giovani. L’anno successivo nasce così a Taibon Agordino il primo CoderDojo della provincia di Belluno. “Il CoderDojo è un movimento no profit internazionale nato in Irlanda nel 2011 ed è letteralmente – prosegue – una “palestra della programmazione”. Nel mondo ne esistono 1.400, di cui 400 in Italia, noi siamo stati i primi in provincia. L’origine deriva dalla volontà di far ragionare i ragazzi sul tema computazionale, costruendo la programmazione a blocchi, come se fosse un gioco. Tutti utilizziamo le nuove tecnologie, ma a livello di cultura digitale siamo ancora all’abc. Invece è importante che nei ragazzi ci sia maggiore consapevolezza degli strumenti di cui oggi possono godere perché solo così riusciranno a sfruttarli al meglio, a coniugare le competenze tecnico-scientifiche alla creatività, ad essere protagonisti dell’innovazione».
Eventi gratuiti in cui si insegna la programmazione visuale a ragazzi dai 7 ai 17 anni. Ed il successo dell’iniziativa è stato tale che sono nati nuovi corsi, mentre l’iniziativa dei CoderDojo si diffondeva in altri comuni. «Nel 2014 era solo un sogno, ma dopo quattro anni», dice ancora Giorgio Di Egidio «il Laboratorio è una realtà, con oltre 700 accessi in quattro mesi, 13 edizioni di CoderDojo, la partecipazione alle Olimpiadi Robotiche, un premio al Digital Meet Awards 2017 ed ora quello dello Smau».
Ed oggi, grazie alla passione ed alla lungimiranza di questo tecnico informatico, Dolomiti Concept Lab (http: //www. concept-lab. it) può contare su due stanze, concesse in comodato d’uso dal Comune di Taibon. In una si fanno corsi di montaggio audio, musica digitale, grafica 3D per fare modellazione, video montaggio, video giochi, avvalendosi di programmi open source. Nell’altra si è dato vita, grazie al finanziamento di alcuni benefattori, ad un laboratorio che comprende robotica educativa, stampanti 3D ed anche postazioni di realtà virtuale. «Che rappresenta il futuro», commenta Di Egidio «tanto che abbiamo già avuto ospiti nei nostri spazi scuole di Belluno e Feltre per incontri sulla differenza fra realtà virtuale e realtà aumentata. Ed anche per lezioni sui droni, il loro utilizzo e le leggi che lo regolano». Insomma una bella palestra di intelligenze, di cui Dolomiti Concept Lab rappresenta la cabina di regia. «Mi ero scocciato di sentire dire continuamente che qui in montagna non si può fare niente perché siamo lontani da grandi centri.
Con le nuove tecnologie nessuno è più in periferia, nemmeno se abita fra i monti, ma sta al centro di un immenso laboratorio in cui si può davvero progettare il futuro».
Stefano Vietina
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