Editoria di montagna, a Pieve di Cadore c'è “Boschi di carta”
Tre giorni di fiera del libro, laboratori, mostra d’artista
PIEVE DI CADORE. Pieve si prepara a ospitare il primo festival della montagna dedicato all’editoria indipendente. “Boschi di carta” è la fiera del libro che arriverà nella città natale di Tiziano Vecellio da oggi a domenica. Il ricco calendario di eventi rientra nel programma dell’Estate Tizianesca. L’idea di portare in Cadore questa rassegna è nata dalla collaborazione tra il titolare della casa editrice Kellermann, Roberto Da Re Giustiniani, la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e Manuela Da Cortà.
«Sarà una tre giorni speciale, in cui lo scambio di esperienze farà da protagonista e si creeranno piccoli momenti di festa dedicati a persone di tutte le età», sottolinea Da Re. «Pieve di Cadore diventerà centro di interesse per chi vuole approcciarsi alla cultura, sia dal punto di vista letterario che artistico». Il titolare della Kellermann organizza da più di 15 anni eventi di questo tipo. Uno dei più conosciuti è “Libri in Cantina”, che richiama a Susegana, ogni anno, 70-80 piccoli editori.
«Molte volte mi è stato chiesto di organizzare un’iniziativa simile in montagna», commenta Da Re Giustiniani, direttore artistico di “Boschi di carta”, «e l’occasione è arrivata grazie alla collaborazione con Maria Giovanna Coletti, presidente della Fondazione Tiziano, e Manuela Da Cortà. Quest’ultima ha curato tutta una serie di eventi collaterali».
E gli eventi, come si diceva, sono davvero parecchi: si comincia oggi con i laboratori di Editoriale Scienza al Museo dell’occhiale, in mattinata, per continuare nel pomeriggio con la presentazione di diversi libri nella sala del Palazzo della Magnifica Comunità. Presentazioni che, sempre in Magnifica, continueranno per tutta la giornata di domani, quando a far da cornice agli appuntamenti sarà anche la casa di Tiziano l’Oratore.
Nel programma di domenica, che prenderà il via al mattino e continuerà fino al tardo pomeriggio, c’è anche la mostra, nel Palazzo della Magnifica, di libri d’artista “MagnaCarta a Pieve”. Nella casa di Tiziano l’Oratore “Le emozioni delle mosche”, esposizione di incisioni di Luciano Ragozzino con aforismi di Alberto Casiraghi, e “Sunday pages”, mostra di fumetti americani dei primi del ‘900 a cura di Silvano Mezzavilla. «Più di 30 i piccoli editori indipendenti, tra cui anche alcuni bellunesi, che saranno presenti alla rassegna», mette in risalto Da Re Giustiniani. «Sono numeri importanti per una prima edizione, che speriamo dia vita a una lunga serie». «Abbiamo messo in piedi il tutto con un budget molto risicato, quindi c’è voluto un grande sforzo. Ma il risultato è più che dignitoso», tiene a evidenziare. «L’obiettivo è valorizzare dal punto di vista culturale e turistico una località che ha una storia e una tradizione molto elevate». L’evento è anche un’opportunità per gli editori di presentare i loro libri. E Da Re non nasconde le difficoltà che sta affrontando il mercato diffuso delle librerie. «L’Italia è paese che conta una delle percentuali più basse di lettori: si parla del 41% contro l’82% della Germania», precisa. «Ad andare male non è solo la carta: anche l’e-book non registra grossi numeri. In questo contesto, l’editoria indipendente non vive momenti facili: basti pensare che i grandi gruppi editoriali, non più di cinque in Italia, rappresentano l’80% delle presenze nelle librerie. Tutte le altre 1.500-1.700 piccole case editrici devono contendersi il restante 20%. Non è semplice. E iniziative come “Boschi di carta” sono occasione per scambiarci esperienze, per scendere in piazza e per puntare sul contatto con le persone che, al di là dell’acquisto del libro, ha un valore impagabile».
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