Giochi in piazza, oltre 3500 bambini a Belluno Balocchi

L’edizione 2018 ha battuto ogni record: «Tantissimi da fuori provincia»
belluno balocchi
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BELLUNO. «Belluno Balocchi è la festa di giochi in piazza per bambini più bella d’Italia», parola di presidente e vice presidente dell’associazione nazionale artisti di strada, che ieri si sono esibiti in città in mezzo a migliaia di bambini felici.

«Abbiamo triplicato anche la migliore delle edizioni precedenti», commenta soddisfatto e commosso Francesco Da Ponte, vulcanico presidente uscente dell’associazione Pomi d’ottone e primo promotore della giornata in piazza dedicata al divertimento dei più piccoli, «a metà giornata avevamo già più di duemila bambini iscritti e alla sera ogni record era già stato ampiamente battuto, penso che in totale siano passati a trovarci oltre 3500 bimbi con le loro famiglie».



La grande festa di Belluno Balocchi, giunta all’undicesima edizione, si riconferma ogni anno di più come un evento capace di attrarre molto pubblico anche da fuori provincia: «Per fare un test», continua Da Ponte, «ho chiesto ad alta voce sulle scale mobili di Lambioi in quanti venissero da fuori provincia e quasi tutti hanno alzato la mano. Stupito ho domandato chi venisse da più lontano e una famiglia ha detto di essere arrivata da Milano, appositamente per la nostra festa. È una cosa che ci inorgoglisce e conferma il buon lavoro fatto fin qui, realizzando un evento pensato al cento per cento a misura di bambino».

Baciato da una giornata splendida, Belluno Balocchi ha proposto 45 postazioni gestite da 180 volontari provenienti da diverse associazioni e dalle scuole del territorio. Tra giochi, corse, attività artistiche e favole, grande spazio è stato riservato agli spettacoli.

«In piazza si sono esibiti artisti di calibro internazionale», ha spiegato Valentina Rosson, neo presidente di Pomi d’ottone, «e alle famiglie abbiamo chiesto solo un’iscrizione di 8 euro per poter accedere a tutte le attività. La manifestazione per noi è un grosso impegno economico perché tra i materiali e i cachet spesso alti dei professionisti la spesa non è indifferente, ma la risposta del pubblico e la presenza di così tanti bambini ci ha confermato che abbiamo portato in piazza un evento di grande successo».

Ma di fronte ad una platea di bambini non possono nulla i grandi nomi, quello che conta è la magia, il saper stupire e il raccontare una fiaba nel modo più spettacolare possibile.

Per questo anche gli artisti di Pomi d’ottone si sono dati da fare per intrattenere la marea di bambini in piazza: «Da quest’anno abbiamo voluto giocare anche noi le nostre carte», spiega Da Ponte, «mettendo in scena cantastorie, giocolieri e intrattenitori nostrani. La nostra Chiara “Panni” Paniz, ad esempio, ha incantato i bambini e le famiglie con la sua rivisitazione de “Le favole al telefono” di Gianni Rodari, uno show davvero eccezionale».

Fabrizio Ruffini
 

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