Gli effetti speciali con una mente feltrina

La storia di Mauro: dopo il cinema torna per insegnare

FELTRE. Inversione di marcia per il “cervello in fuga” Mauro Baldissera. Feltrino, quarantenne e digital artist, ha lavorato a lungo all’estero ma è sempre tornato a casa.

Fuggitivo di ritorno, porta ancora la residenza nella sua città natale, Feltre. «Sono un ragioniere fallito e non ho mai praticato quel “noioso” mestiere» spiega, «sono un digital artist, un artista creativo nell’ambito dei film per il cinema ma anche di videogiochi, pubblicità e design». Ma come ci è arrivato? «Fin da giovane ho sempre voluto disegnare e usare il pc. Ho seguito un corso per fumettisti a 17 anni e un paio di classi in computer grafica a vent’anni».

All’epoca non c’erano tante possibilità di tenersi informati, soprattutto a Feltre, il motore è stata la passione e lo studio da autodidatta. «Ho iniziato a lavorare a 21 anni in un ufficio di design di interni a Treviso, ho continuato nella scuderia di Riccardo Donadon (il creatore del colosso “H-Farm”) come grafico web e 3D, per approdare poi attorno ai 24 anni a Match Music (una tv musicale di allora) a Verona».

Feltre, Mauro il cervello in fuga:"Dopo il cinema torno in Italia per insegnare"

«Qui ho cominciato a fare finalmente sul serio e a lavorare a pieno ritmo a videoclip di cantanti famosi come Laura Pausini, Articolo 31, Renga e Max Pezzali, tanto per citarne alcuni, che sono stati trasmessi anche su Mtv» continua Mauro, «finita anche questa avventura sono ripartito e ho cominciato a lavorare nel campo della pubblicità, avendo il piacere di partecipare alla realizzazione di diversi spot di brand famosi come Acqua Lete, Omega, Sperlari e il blasonato Parmareggio».

Con il passare degli anni è riuscito a realizzare un sogno che aveva sin da ragazzo, ovvero di «poter lavorare agli effetti speciali dei film cinematografici. Sono riuscito a ottenere un posto come modellatore e tecnico del pelo al Weta digital in Nuova Zelanda, la mitica ditta di Peter Jackson (regista dei Signore degli anelli e Lo Hobbit, ndr), dove ho lavorato anche alle pellicole di Avatar e al film di animazione di Tin Tin. Sebbene la soddisfazione non mancasse, l’amore per il mio paese era più forte e dopo un po’ ho lasciato quelle lande umide e sperdute».

Ha insegnato in scuole artistiche private e anche all’università, spaziando poi tra i videogiochi e girando l’Europa. Nello stesso periodo ha collaborato con un regista feltrino, Marco Recalchi.

Negli ultimi due anni ha deciso inoltre di buttarsi sull’insegnamento creando un master in Computer grafica in scuole private, ma anche online.

Lo scorso anno all’improvviso la chiamata a cui non poteva dire di no. «Mi hanno offerto di lavorare a Lego Batman che stavano per essere sviluppato in Australia dalla Animal Logic, oltre che dalla Weta». Il film è uscito da poco anche nei cinema italiani.

Attualmente sta lavorando a nuovi film del genere che usciranno alla fine di quest’anno e l’anno venturo. «Presto aprirò la mia scuola assieme ad altri due professionisti feltrini dedicata ai giovani che vorranno imparare con passione il mestiere di digital artist per lavorare poi nel cinema, nei videogiochi ma anche nell’architettura e nel design».

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