«I cani sono come gli umani»: visita guidata alla mostra di Erwitt a Treviso, gratis con noi
Venerdì 19 ottobre in “trasferta” alla Casa dei Carraresi con il curatore. Ci sono solo 25 posti, prenotate qui

USA. New York City. 2000.
BELLUNO. Solo 25 posti per una visita guidata tutta particolare e gratuita, dedicata ai nostri lettori che sono registrati alla membership “Noi Corriere delle Alpi”. L’appuntamento è per il 19 ottobre, dalle 16 alle 17 con ritrovo davanti alla Casa dei Carraresi in centro a Treviso dove è allestita la mostra “Elliott Erwitt: i cani sono come gli umani, solo con più capelli”, curata da Marco Minuz.
E sarà proprio il curatore Minuz a guidare la visita alla splendida esposizione dedicata ad uno dei più importanti fotografi contemporanei.
Minuz presenta la mostra di Elliott Erwitt a Treviso: noi e i cani
COME PARTECIPARE. Per partecipare occorre andare sul nostro sito a questo indirizzo. Segnatevelo, perché il nostro portale eventi: qui, di volta in volta, troverete gli appuntamenti che organizzeremo o di cui saremo partner. E qui trovate la scheda della visita alla mostra di Erwitt: una volta registrati, potrete richiedere uno o due biglietti a persona e con un paio di clic sarà tutto fatto. Alla mail che indicherete arriverà la conferma di prenotazione, che vi consigliamo di portare con voi. La visita è gratuita.

USA. New York. 1974.
LA MOSTRA. Si tratta di un percorso espositivo originale, che esplora una delle parti più curiose ed interessanti, nonché note, della produzione del fotografo franco-americano, ovvero quella dedicata ai cani.
Una selezione che viene, con tali dimensioni, per la prima volta esposta in Italia, raggruppando oltre ottanta fotografie accompagnate da video, documenti e altro materiale dedicati al tema.
La mostra raccoglie una straordinaria selezione di fotografie dedicate a questo tema. In un percorso che spazia dagli anni cinquanta fino ai giorno nostri e che documenta la profondità e l’acutezza del lavoro fotografico di Erwitt su questo specifico tema. Le sue sono tutte immagini realizzate “dal punto di vista dei cani”. Spesso il fotografo pone il suo obiettivo ad altezza di cane, lasciando ai suoi padroni, il solo spazio di un piede o dei polpacci.

USA. New Jersey. 1971.
Molte di queste immagini sono buffe e ritraggono animali che saltano o si mostrano sorpresi. Pose che sono ottenute, a volte, da Erwitt con un metodo preciso, ovvero suonando, poco prima di fotografare, una trombetta che spaventava i cani. Oppure, ricorrendo ad un unico forte latrato, emesso dallo stesso fotografo, che scatena la reazione dei cani che, all’improvviso, saltano, abbaiano, ringhiano, consentendogli di coglierli nella loro naturalezza. Escono così immagini di forte spontaneità.
La mostra è ospitata nella Casa dei Carraresi, nel pieno centro di Treviso, e rimarrà aperta fino al 3 febbraio.
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