“I giovani e l’arte”: Catullo e Cpia in vetta

Gli spettacoli dei bellunesi hanno conquistato il concorso

BELLUNO. Le performance delle Scuole in Rete hanno anche quest’anno mostrato la forza creativa della provincia di Belluno conquistando il concorso “I Giovani e l’Arte”.

Al primo posto l’Istituto Catullo e al terzo il Cpia (Centro provinciale istruzione adulti). Gli spettacoli dei bellunesi sono stati protagonisti l’8 maggio scorso dello “Stage Meeeting” della Rete Progetto Pace. La manifestazione, dal titolo “La pace: una conquista possibile” , si è tenuta all’Istituto Fermi di Treviso.

Un evento internazionale che si svolge ormai dal 1990 e che ha visto la presenza di esibizioni artistiche di studenti provenienti da tutto il mondo. I laboratori teatrali istituiti all’interno delle scuole della rete bellunese si sono imposti su tutti ed erano già stati motore dello spettacolo, giunto alla dodicesima edizione, che si è tenuto ad aprile nel capoluogo.

I lavori sono stati finanziati quest’anno dal Fondo Asilo, migrazione e integrazione 2014-2020 della Regione Veneto. “Vite sprecate” , la performance vincitrice dell’Istituto Catullo – con la regia di Massimo Ferigutti e Laura Portunato come aiuto regista – è uno spettacolo che racconta il dramma delle baby gang: ragazzini che per noia o rabbia si danno a forme di violenza e devastazione, aggredendo, distruggendo e, a volte, anche usando coltelli e pistole.

Questi gruppi di ragazzi, quasi sempre minorenni, se la prendono di solito con i coetanei e a volte attaccano anche persone sole, indifese, come barboni, mendicanti, ragazzine fragili. Una storia collocabile in qualsiasi tempo e realtà.

Al terzo posto “Senza terra”, per la regia di Alessandro Rossi, la toccante storia raccontata da otto richiedenti asilo ospiti del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti. In primo piano il dolore del distacco dalla propria realtà e dagli affetti, il dramma e il trauma del viaggio, il desiderio del ritorno. La delegazione bellunese si è confrontata con un’agguerrita concorrenza nazionale e internazionale. Particolarmente numerosa la presenza della delegazione macedone, che ha declinato il tema della pace nelle diverse forma del rispetto di sé e dell’altro, di cyberbullismo, violenza urbana, terrorismo, guerre internazionali.

Martina Reolon

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