I ragazzi Down e gli chef di AltoGusto danno vita a un super ricettario

Dal “Tivoli” al “San Lorenzo”, dal “Dolada” al “Mondschein” tanti piatti d’autore con i promettenti cuochi dell’Aipd



I ragazzi con sindrome di Down dell’ “Aipd” e gli chef di AltoGusto insieme per un ricettario imponente. «I ragazzi», dice Mario Fedele, presidente di AltoGusto, «hanno realizzato un meraviglioso ricettario in simbiosi con i nostri chef. Hanno dimostrato di essere pronti per l’inserimento nel mondo del lavoro. Una bella esperienza che ci ha arricchito interiormente».



La provincia è stata battuta , in lungo e in largo, alla ricerca dei locali dove preparare e filmare le ricette. Prima tappa al ristorante Da Aurelio, a 800 metri dal passo Giau, dove è stato creato un “Millefoglie di pasta croccante all’aglio orsino e fondente al parmigiano”. Al Borgo di Belluno è stato realizzato un “Involtino di vitello, ricotta e castagne con salsa al radicchio rosso di Treviso”. Si ritorna in alto Al Capriolo di Vodo per confezionare una “Quaglia in due cotture”. Segue il viaggio per Canale d’Agordo, dove al ristorante Alle Codole ragazzi e chef hanno lavorato attorno a un “Timballo di farro, carciofi con salsa allo zafferano e chips di patate”. Quinta tappa al Dolada, dove tutto era pronto per dare il la alle “Polpette vegetariane”. Una digressione nel Bosco di Cortina per raggiungere Baita Fraina e mettere a punto un “Antipasto con tartare di cervo”. Si sconfina a Sappada dove è l’ora di una “Tartare di manzo” al Mondschein. Al Tivoli di Cortina d’Ampezzo il piatto scelto è un “Uovo fritto in crosta di polenta con finferli e fonduta leggera”. Lunga corsa verso Puos, dove alla Locanda San Lorenzo è stata data vita ai “Ravioli di ricotta del Cansiglio con succo di pomodoro fersco”. Infine, il “Tortino al cioccolato” alla pasticceria Rossetti.

L’IDEA DEL RICETTARIO

«Questo ricettario», dice la presidente dell’Aipd di Belluno Ines Mazzoleni Ferracini, «è stato realizzato in collaborazione con AltoGusto e Ascotrade e nasce da un percorso iniziato nel 2014 con “Fuori menù”. Aveva visto un gruppo di ragazzi, appassionati di cucina, realizzare un quaderno di ricette. Visto il loro interesse e la loro passione si è pensato di far crescere questi ragazzi con nuove esperienze. Così è venuta fuori la collaborazione degli chef di AltoGusto, che hanno messo a disposizione le loro ricette da realizzare a quattro mani».



Il risultato è stato notevole: «La possibilità dei ragazzi di confrontarsi e lavorare con degli chef stellati», sottolinea Ferracini, «ha permesso loro di crescere sia personalmente che professionalmente, ottenendo riconoscimenti dalle strutture presso cui sono stati svolti successivamente tirocini». —


 

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