Il Cor tra i vincitori del nostro concorso Belluno meraviglia

BELLUNO. C’è chi ha passato una notte in quota e poi aspettato l’alba. Qualcun altro, transitando in auto o passeggiando, si è invece trovato di fronte ad un panorama che ha ritenuto meritevole di essere immortalato.
Ma ciò che accomuna le 12 fotografie selezionate dal Corriere delle Alpi tramite il concorso “Belluno Meraviglia” è l’abilità degli autori nell’aver saputo cogliere il momento e il luogo giusti e, nello stesso tempo, di trasmettere le emozioni racchiuse in paesaggi straordinari. Le premiazioni degli scatti vincitori si sono svolte ieri all’hotel Astor di Belluno.
E da oggi le fotografie potranno essere viste da tutti coloro che acquisteranno il nostro giornale: con le immagini dei lettori è stato infatti realizzato il calendario 2018, che sarà distribuito oggi in regalo in edicola insieme al Corriere delle Alpi.
«Fare una selezione non è stato semplice», ha commentato Marcella Corrà, caporedattore del quotidiano. «In redazione sono arrivate circa un migliaio di foto. Abbiamo già realizzato sul sito delle fotogallery e ne prepareremo anche altre». Validazione e controllo degli scatti sono stati a cura della giornalista Valentina Voi.
A comporre la giuria la redazione del Corriere e il condirettore Paolo Cagnan.
Ma veniamo ai vincitori di “Belluno Meraviglia”. Ad aggiudicarsi il mese di gennaio è la foto delle cime della Croda da Lago di Matteo Gasparin. «Ero di ritorno dal rifugio Lagazuoi, al tramonto», ha spiegato l’autore. «C’erano 18 gradi sotto zero e ho dovuto attendere la luce giusta».
Alfredo Piccolo, protagonista di febbraio, ha invece deciso di immortalare il Carnevale con le maschere di legno della tradizione, «a Dosoledo, per Santa Plonia», ha precisato, «con “Matazìn” e “Matazère”. Sono stato fortunato perché ho potuto fotografare l’unica nevicata della scorsa stagione». “Al cospetto di Cor: il cuore di San Lucano in Agordino” è la foto scelta per marzo. Autore Nico Ragazzo, che ha passato un’intera nottata in cresta, nel mese di luglio.
Roberto Nadalin, friuliano trasferito a Roma per il quale ha ritirato il premio Marina De Lorenzo, ha scelto la gola del Brent de l’Art di Trichiana. E il suo scatto è quello di aprile. «Mio nipote ama tantissimo le splendide località bellunesi», ha detto la signora Marina.
“Tarassaco Col Indes sopra Tambre” è il titolo della foto di Tita Fain, scelta per maggio. «Sono felice che l’Alpago possa farsi conoscere», ha sottolineato l’autrice. «Per scattare la foto non ho dovuto faticare», ha evidenziato Stefano Roldo, la cui immagine dei “Colori d’estate riflessi nel lago del Centro Cadore” si è aggiudicata giugno. «Stavo passando in auto con mia moglie e ho immortalato un bellissimo riflesso di luce».
Andrea Moretton, mese di luglio, ha invece fissato l’alba sul lago del Sorapis dopo una notte passata in tenda, mentre Ivan Cagnati, scelto per agosto, è salito in auto fino a Fregona e ha saputo cogliere la bellezza dei fuochi d’artificio della sagra di Caviola, a Falcade. Dea Furlan ha fatto un incontro speciale a Rio Cavalli di Belluno: un bellissimo daino che si è lasciato fotografare e che è diventato protagonista di settembre. I colori autunnali visti dal Piz ai piedi del Pizzocco sono stati immortalati da Diego Da Pont: «Ho colto l’attimo, dopo essere salito a Casera Ere», ha affermato l’autore della foto di ottobre. A realizzare lo scatto di novembre è Patrizio Costa, che ha colto la bellezza del tramonto sul Passo Giau, mentre Manuele Costantinis, per dicembre, è salito con le ciaspe fino a Malga Valpore di Cima, a Seren.
«Non ero soddisfatto delle prime foto», ha spiegato, «quindi sono tornato una settimana dopo per scattarne altre». Tutti i vincitori sono stati premiati con una riproduzione del loro lavoro, una copia del calendario e un libro.
Tra i 12 vincitori sono stati scelti i primi tre classificati: al 1° posto Ragazzo, che ha vinto un week end all’hotel Terme Preistoriche di Montegrotto Terme. Al 2° posto Cagnati e al 3° Costantinis, a cui è stata consegnata una collana a testa di volumi “Master in fotografia” di National Geographic.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi