Il progetto di integrazione in uno spettacolo teatrale
BELLUNO. È possibile l’integrazione tra persone provenienti da Paesi diversi? La risposta è sì. E lo hanno dimostrato i progetti realizzati dall’Istituto comprensivo 3 di Belluno che, in quanto sede del Centro territoriale per l’integrazione e l’interculturalità a livello provinciale, ha fatto da coordinatore del progetto Fami (fondo asilo, migrazione e integrazione) finanziati dal ministero del Lavoro, dell’Interno, dalla Regione Veneto e dall’Unione europea per l’accompagnamento scolastico all’integrazione sociale (Asis). Un progetto del valore di 50 mila euro.
Ventidue i laboratori linguistici realizzati su tutto il territorio provinciale coinvolgendo le scuole che hanno dato la propria disponibilità e quattro i progetti teatrali messi in piedi dalla scuola elementare di Borgo Piave di Belluno, dalle medie di Mel, e dagli istituti superiori Catullo, Calvi e Galilei.
Alla fine di questo percorso sono andati in scena alcuni spettacoli teatrali, tra cui quello realizzato dalle elementari di Borgo Piave. «Si è trattato di un progetto che ha voluto coinvolgere tutti gli alunni del plesso», commenta la dirigente scolastica del Comprensivo 3, Lucia Savina, «circa una settantina che, sotto la guida del registra Bepi Santuzzo, per due mesi e per un totale di 50 ore hanno lavorato allo spettacolo dal titolo “i Pianeti dei colori”». L’evento, insieme con tutti gli altri spettacoli messi in scena dalle altre scuole, è stato presentato il 21 aprile al teatro comunale nell’ambito della manifestazione Scuole in rete, e poi il 24 maggio scorso al teatro del Centro Giovanni XXIII.
«I pianeti dei colori è uno spettacolo che punta a far capire che le differenze sono un arricchimento se accolte senza diffidenza», spiega la dirigente scolastica. I pianeti rappresentano un po’ le persone: ci sono quelli che continuano ad arrabbiarsi e a contrastarsi e quelli che invece sono sempre gioiosi e cercano la mediazione portando la pace. E alla fine tutto si conclude con l’accoglimento delle differenze e quindi con la pacificazione di tutti i pianeti, nell’accettazione della diversità. «Un messaggio importante per i nostri ragazzi, ma anche per tutti noi», conclude la presidente Savina che aggiunge: «È stata un’esperienza importante per i bambini ma anche per i docenti per creare un comune sentire all’interno dell’interculturalità scolastica. Un grazie va a tutte quelle persone che hanno reso possibile questo progetto, dagli studenti, ai docenti, ai registi».
Entusiasta anche l’assessore al sociale, Valentina Tomasi: «È stato uno spettacolo bellissimo, molto importante per il messaggio che ha veicolato». E per il prossimo anno ci sono altri progetti pronti da finanziare per il territorio bellunese. (p.d.a.)
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