Il “Sound meeting” di Nova Cantica incanta la Prefettura
BELLUNO. Una serata speciale all’insegna della musica, della recitazione e del talento. Il tutto in una cornice d’eccezione: il salone del palazzo dei Rettori, sede della prefettura. Si è svolto venerdì il secondo appuntamento di “Sound meeting – Incontri col suono e la ricerca musicale”, un ciclo di tre concerti che vengono proposti ogni anno dal centro di studi vocali Nova Cantica e che vede impegnati i ragazzi della scuola in esibizioni di canto e recitazione.
Questa edizione della rassegna autunnale, che va in scena ogni anno dal 2010, è stata organizzata da Cristina Prest nuovo presidente della scuola. «Il primo appuntamento, a settembre, ci ha visti protagonisti nel chiostro di San Pietro», spiega Luciano Borin, direttore musicale dell’evento, «mentre ieri l’altro abbiamo avuto la fortuna di suonare a palazzo dei Rettori. Evento unico nel suo genere, perché nessuno aveva mai portato in quel salone uno spettacolo musicale slegato da manifestazioni o eventi della Prefettura. L’abbiamo in qualche modo inaugurato e siamo stati molto onorati di questo».
Durante la serata si sono esibite tre formazioni corali: la Vox junior, una formazione di bambini dai 6 ai 10 anni, ha rappresentato “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini in una versione sintetizzata nei testi e nella regia da Enrico Vanzella e nella parte musicale da Luciano Borin; il Coro giovanile insieme alla Female vocal group si sono invece cimentati nel “Macbeth” di Giuseppe Verdi. Tutti rigorosamente in costume, davanti a una scenografia resa al minimo a causa del poco spazio a disposizione. Li hanno accompagnati nelle esibizioni il flauto di Massimo Pilli e il piano di Isa Carlin.
Presenti all’evento Attilio Zanderigo arciprete del Duomo, il questore Michele Morelli, Claudia Alpago Novello, assessore alla cultura del Comune di Belluno, e una novantina di persone, capienza massima consentita per il salone della Prefettura. A fare le veci del padrone di casa il prefetto Francesco Esposito, che si è dichiarato entusiasta dell’esibizione e ha fatto riflettere il pubblico sul vuoto che accompagna oggi i giovani. Un vuoto che forse solo l’arte è capace di arginare, costruendo una linea di evoluzione in grado di proiettarli nel futuro.
«Il senso del nostro lavoro è quello di riprendere le grandi opere della tradizione, rivisitarle e farle vivere nuovamente», continua Borin. «Vogliamo mettere i giovani nella condizione di poter apprezzare le grandi opere della tradizione lirica. È una cosa che si fa raramente se non nei grandi teatri nazionali. I nostri allievi, che vanno dai 6 ai 30 anni, cantano seguendo il metodo funzionale della voce di Gisela Rohmert, che permette di avviare un percorso di crescita del proprio suono in maniera naturale seguendo però determinati principi».
Chiuderà la rassegna l’evento “Aura musica, improvvisazioni musicali e replicazioni intelligenti tra passato e futuro”, che si svolgerà sabato 19 novembre sempre nel salone della Prefettura alle 20.45. A esibirsi solo le ragazze del Female vocal group con alcune grandi arie del passato rivisitate dal pianista jazz Ivan Tibolla.
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