La magia della Gnaga, tra le maschere vince “Basilisco”

La tradizionale manifestazione di carnevale in Val di Zoldo è stata fiaccata dal maltempo. Ma al corteo erano in tanti

val di zoldo. Volti lignei, vince la maschera “Basilisco” di Tiziano Costantin. Il tradizionale appuntamento di Fornesighe è stato accompagnato dal maltempo. Solo il corteo finale della “Gnaga” ha avuto successo con una buona partecipazione di folla. La “Gnaga” è sempre la “Gnaga”. Tiziano Costantin, profeta in patria, con la maschera “Basilisco” si aggiudica la Maschera d’oro del 29° Concorso dei Volti lignei dei carnevali di montagna che si è concluso ieri a Fornesighe. . Il presidente dell’associazione culturale Al Piodech Zoldan Giovanni Giacomel è parzialmente soddisfatto della tre giorni.

«È andata bene», dice Giacomel, «solo la sfilata della “Gnaga” ed ho tirato un sospiro di sollievo perché è migliorato il tempo, è potuta arrivare un bel po’ di gente e possiamo accontentarci, anche perché il concorso è andato bene. Sono arrivati ben 75 maschere da cinque province».

E, poi, Fornesighe è il palcoscenico ideale del carnevale facendo dei suoi abitanti altrettanti attori, in questa occasione ancor più suggestivo con la neve. Sembra che il tempo si sia fermato nell’incantevole borgo della Val di Zoldo. Nelle viuzze si possono ammirare i personaggi di “fil di ferro” con vestiti essenziali che raffigurano tradizioni e mestieri di un tempo.

Malgrado il brutto tempo non sono mancati momenti interessanti. I bambini delle elementari, con l’ausilio di Vincenzina Dorigo, hanno partecipato ad un laboratorio, costruendo un cartoncino e imparando canzoni per il carnevale.

Il sabato hanno funzionato i laboratori per l’intaglio con la dimostrazione di scultura. Spettacoli teatrali per bambini. La sera cena nella ex latteria con accompagnamento musicale. La cucina si è difesa alla grande.

La giuria del concorso dei volti lignei, presieduta da Jolanda Da Beppo e composta da Maurizio Mosena, Bruno De Pellegrin e Mauro Zanolli, dopo aver esaminato le opere ha stilato la classifica.

Al primo posto, Maschera d’Oro Tiziano Costantin di Fornesighe con “Basilisco” (per abilità scultorea e tecnica pittorica, corrispondente al tema proposto).

Tre le menzioni ex aequo. Fulvio Lorenzet di Mel con “Barba-giani” (lavorazione ed espressione, un bel mix tra uomo ed animale). “Il Nane” di Fabio De Marco Brusadaz di Val di Zoldo (inerente al tema e finitura sopraffina e tecnica scultorea ottima). Gianni Maraga di Belluno con “Homo lupus” (tecnica originale e grande attinenza al tema con pochissimo colore, per un bellissimo effetto). Riccardo Di Corazza di Val di Zoldo vince il premio Categoria Ragazzi con il “Dau del Monte Penna” (espressione di maturità da parte del giovane).

Il Trofeo Ferruccio Mosena (ampia discussione) va a Gianni Maraga con “Homo Lupis”. Premio Fedeltà (venti anni al concorso) a Loretta Gamba. Premio fedeltà per 10 anni a Matteo Dell’Andrea di Belluno e a Matteo Giacomel di Fornesighe.

E, poi, ciliegina sulla torta, in mezzo a tanta folla, ieri alle 14.30 si è presentato il corteo di maschere della “Gnaga”, una vecchina curva sotto il peso di una gerla dalla quale spunta il volto sorridente di una giovane fanciulla, preceduta dal “Matazin”, ricoperto di campanacci, che dà la sveglia al paese e seguita dagli sposi che si recano in chiesa a celebrare un doveroso matrimonio riparatore. Chiari riferimenti all’inverno (la vecchina) che porta la primavera (il nuovo). La magia di Fornesighe ha colpito ancora. —

Mario Agostini



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