La terra di mezzo si fa marca: Valbelluna
Insieme tre Comuni con “I buoni motivi” e Confcommercio
BELLUNO. Cosa si intende per Valbelluna? Possiamo davvero dire di farne parte? Sono state queste le domande che hanno portato alla realizzazione di un progetto che ha visto l’unione di tre comuni, Belluno, Feltre e Ponte nelle Alpi, in collaborazione con l’agenzia “I buoni motivi” e Confcommercio, per affermare una cosa sola: «Facciamo parte della Valbelluna. Se vuoi visitarci vieni qui».
«Siamo partiti dalle criticità», ha spiegato Mauro Topinelli, titolare de I buoni motivi, «la nostra zona soffre a causa di due giganti del turismo: Cortina e Venezia. Il progetto, partito grazie a un bando regionale di 30 mila euro, unisce tre comuni ognuno con qualcosa da dire e da offrire».
Una volta individuata la zona, che segue l’asse Ponte nelle Alpi – Feltre passando per Belluno, è stato scelto il nome “Valbelluna”. E un logo formato da 4 Pushpin sovrapposti, ossia quelle icone che indicano i luoghi nelle mappe digitali, e che rappresentano i tre comuni e la loro unione. Successivamente si è passati ai destinatari del progetto.
«Secondo il bando non potevamo scegliere un target di vicinanza», ha continuato Topinelli, «e ci siamo quindi rivolti a coloro che passano nelle nostre zone senza accorgersene. Attraverso un sondaggio abbiamo scoperto che chi viene qui vuole due cose: la tranquillità e fare un’esperienza di acquisto che non significa solo un oggetto o un prodotto tipico ma anche un ricordo che gli faccia pensare di esser stato bene».
È iniziata poi la campagna di web-marketing attraverso Google adwords, Facebook e Youtube. È stata creata una pagina web con video, mappe con i luoghi d’interesse e gli eventi principali e i link dei vari comuni. Sono stati stampati degli stickers con il logo e il nome del progetto. Ed è stato realizzato un video promozionale che spiega cos’è la Valbelluna e cosa si può trovare avventurandosi nei suoi luoghi.
Dal 6 giugno è partito anche un concorso online, diffuso attraverso dei banner solamente a coloro che abitano fuori provincia e composto da alcune domande inerenti la Valbelluna, che mette in palio un piccolo soggiorno nel territorio durante il mese di ottobre. Naturalmente questo progetto non si rivolge soltanto ai turisti ma anche e soprattutto ai commercianti. A quelli presenti alla conferenza di lunedì sera in comune è stato rilasciato un primo kit con mappe, stickers e quanto necessario per promuovere il luogo e il logo Valbelluna. Il progetto non servirà tuttavia a promuovere i prodotti tipici di determinate attività quanto nel dire che quelle attività si trovano in Valbelluna.
«Noi abbiamo creato la marca», ha concluso Topinelli rivolgendosi ai commercianti, «voi avete un logo da poter usare. Nella pagina web c’è una sezione dedicata a voi in cui potete scaricare tutte le informazioni necessarie. Non vogliamo però che ognuno pensi al suo comune di residenza. Diciamo una volta per tutte che siamo in Valbelluna e non a Belluno, Feltre o Ponte nelle Alpi. Il bando prevedeva la partecipazione di tre comuni ma il progetto, ormai avviato, è aperto anche a quelli che si trovino naturalmente lungo l’asse delineato».
La risposta alla domanda che si poneva all’inizio è quindi affermativa. Lo dicono i dati storici e lo dice anche Dino Buzzati, ne “I fuorilegge della montagna”: «Benché ne abbia di bellissime, Belluno non significa Dolomiti. Belluno e la sua valle hanno una personalità speciale che gli dà un incanto straordinario ma di cui pochi per la verità si accorgono. Perché? Perché nella “Val Belluna” c’è una fusione meravigliosa e quasi incredibile fra il mondo di Venezia e il mondo del Nord».
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