L’amore per il ballo porta Denis da Limana alla Scala

A 15 anni entra nella prestigiosa accademia milanese. «Danzo tutti i giorni ma non sento la fatica: è passione»

BELLUNO. Le esercitazioni quotidiane, la fatica e il sacrificio, l’emozione dell’esibizione. Ricordi che Denis Mehmeti, 15 anni, metterà nella valigia che a settembre porterà con sé a Milano: il giovanissimo ballerino è entrato nel quinto corso della scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Un percorso di studio che lo porterà a diplomarsi ballerino professionista. «Sono al settimo cielo» spiega Denis, «è un traguardo significativo per il quale ringrazio i miei genitori, che mi hanno sempre sostenuto, e la mia insegnante di danza, con la quale ballo da quando sono piccolo. Mi mancherà molto».

È una gioia contagiosa quella del giovane ballerino. Studiare alla Scala non è solo un traguardo: è l’inizio di una carriera nel mondo della danza, una disciplina che Denis ha amato fin da quando, a cinque anni, ha messo piede nella scuola Danzaoltre di Belluno. Un sogno che si realizza e che riempie di soddisfazione chi in questi anni ha creduto in lui. «Denis ha coltivato la sua passione con una dedizione fuori dal comune» spiega Elena Posocco, la sua insegnante fin dagli esordi, «si è allenato tutti i giorni, dal pomeriggio fino alle nove di sera. Ha voluto approfondire la materia, è stato un allievo modello. Non si è mai tirato indietro studiando con allievi più piccoli e più grandi».

Una vita al tempo stesso normale e straordinaria, quella di Denis. Classe 2002, abita a Limana e frequenta il Renier di Belluno. Un’adolescenza come tante fatta di studio e di uscite con gli amici. In mezzo, però, un grande amore che lo porta a dedicare ogni pomeriggio al ballo. «Danzo tutti i giorni ma le ore di allenamento non mi sembrano così impegnative» spiega il ragazzo, «seguo la mia passione». Emozione ma anche disciplina. «La danza è uno stimolo ad organizzarsi» spiega la sua insegnate alla Danzaoltre, «bisogna smentire chi pensa che sia inconciliabile con lo studio. I ragazzi motivati come Denis hanno un modo di fare le cose fuori dal comune».

A settembre Denis partirà per Milano, dove vivrà nel convitto dell’Accademia. Le sue giornate saranno dedicate allo studio della danza in quello che è uno dei pochissimi istituti abilitati alla formazione professionale di ballerini insieme all’Opera di Roma e al San Carlo di Napoli. Gli otto anni di studio coprono il periodo che va dalle medie alle superiori. Denis entra a metà percorso, al quinto anno, dopo una durissima selezione che l’ha visto esibirsi venerdì alla Scala. Il verdetto, positivo, ha cancellato in un attimo la fatica. «Denis ci aveva provato già lo scorso anno» continua l’insegnante, «ma non aveva passato la selezione. Ha deciso di perseverare».

Trasmettere non solo la tecnica ma anche l’importanza di impegno e dedizione. Il lavoro dell’insegnante è questo e altro. «Ringrazio Antonella Vettore, la fondatrice della scuola, per avermi dato la possibilità di portare avanti questo percorso» spiega la docente, che nel corso degli anni ha visto cambiare anche il comune sentire nei confronti della danza. Film come Billy Elliot e programmi tv come Amici hanno spalancato al grande pubblico il mondo della danza classica, incuriosendolo e facendolo appassionare a questa disciplina. «La vera danza è quella dei teatri» spiega la docente, «ma vedere il ballo in tv ha dato una forte spinta all’immaginario collettivo. Billy Elliott è un film che fa capire esattamente il sacrificio della danza». Come per Billy, anche per Denis la danza è una passione cominciata nell’infanzia. «Io non ho mai avuto problemi e nessuno mi ha dato fastidio per questo, anzi ho degli amici che mi stimano e sono orgogliosi e felici per me» spiega, «ad Amici avevo pensato anch’io quando ero più piccolo ma poi ho deciso di percorrere altre strade. Il mio modello è Roberto Bolle, spero di poterlo incontrare proprio alla Scala».

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