Maria Pollacci è diventata Cavaliere. Ha fatto nascere 7654 bambini
BELLUNO. «Il primo bambino che ho fatto nascere ha oggi 74 anni, l’ultimo ha un mese». È in questa frase la storia di Maria Pollacci, 94 anni, famosissima ostetrica di Pedavena, che nella sua lunga e non conclusa carriera ha aiutato 7654 bambini a nascere e ha assistito prima e dopo il parto le loro mamme. . Ieri sera, durante la cerimonia degli auguri in Prefettura, le è stata consegnata l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica, conferita dal capo dello Stato.
A consegnarle l’onorificenza è stato il sindaco di Pedavena, Maria Teresa De Bortoli e il vicario della Diocesi don Graziano Dalla Caneva. Sollecitata dal prefetto Francesco Esposito, Maria Pollacci ha parlato della sua vita e del suo lavoro che ha definito «il mestiere più bello del mondo».
«La nascita di un bambino è una magia». E lei l’ha ripetuta per 7.654 volte. Da quando a ottant’anni nel 2004 ha scritto il libro «Mamma 7400 volte», ci sono stati molti altri parti che ha seguito. Con le mamme rimane amica e i figli stessi la salutano per strada, «per me questa è sempre una grande emozione», ha spiegato tra gli applausi.
Non c’è solo il momento del parto, c’è la preparazione della mamma, che deve essere circondata da tranquillità e serenità, ha spiegato l’ostetrica che due anni fa salì anche sul palco del Festival di Sanremo e che da quel momento è diventata famosa in tutta Italia. Nella sala della prefettura c’erano tutte le autorità provinciali, per lo scambio degli auguri e il saluto ai premiati.
Oltre a Maria Pollacci è stato dato un attestato di pubblica benemerenza al merito civile a Mauro De Paris, di Mel, che l’8 settembre 2013 ha salvato la vita di una persona che stava tentando il suicidio.
«Quando lo abbiamo contattato per dargli la notizia» ha raccontato il prefetto, «lui si è schernito, ha raccontato di aver fatto quello che tutti dovrebbero fare in una simile circostanza».
L’attestato gli è stato consegnato dal sindaco di Mel Stefano Cesa e dal presidente della Provincia Roberto Padrin.
Il prefetto ha sottolineato come la storia dei due premiati sia collegata al tema della vita. Un tema che è fondamentale per questa provincia che sta cercando di riprendere fiducia dopo il disastro dell’alluvione. «Una ennesima batosta che potrebbe aggravare il problema dello spopolamento» ha detto il prefetto. «Ma occorre guardare con entusiasmo al rilancio del territorio», ha concluso.
Protagonisti della serata anche gli studenti del liceo musicale Renier di Belluno che hanno presentato diversi brani musicali e canori, diretti dal maestro Delio Cassetta. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi