Quel lago nato dalle lacrime della principessa Misurina

Dallo scatto di Paolo Gabriele Maiero al racconto di Giovanni (Gianni) Pais Becher 


La leggenda racconta la storia di una principessina e delle sue lacrime. La scienza fa esplicito riferimento all’ultimo periodo glaciale, 12.500 anni fa. Quali che siano le sue origini, il lago di Misurina continua a incantare grandi e piccini, che arrivano ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo da tutto il mondo.

La rubrica settimanale Belluno Meraviglia, nata dall’omonimo concorso fotografico, ci parla oggi, grazie a uno scatto di Paolo Gabriele Maiero, di una delle oasi naturalistiche più belle e amate.

Siamo ad Auronzo e la guida di questo viaggio è Giovanni (Gianni) Pais Becher, guida alpina emerita, autore di diverse pubblicazioni sulla montagna (e non solo) e titolare del negozio Lavaredo Sport, che si affaccia proprio su Misurina. «Nella foto emerge la caratteristica del lago che lo ha reso famoso in tutto il mondo: il suo essere un vero e proprio specchio magico, che al tramonto assume degli stupendi colori», sottolinea Pais Becher.



«Molti sono interessati alla leggenda sulla nascita del lago. Leggenda che vede protagonisti il re Sorapiss e la sua nipotina, la principessa Misurina. Il primo era disposto a tutto pur di soddisfare i desideri della seconda, perfino a farsi trasformare da una strega in una montagna. La principessina ebbe lo specchio magico che voleva ma, resasi conto del sacrificio compiuto dal nonno, scoppiò in un pianto incontrollato. E tanto pianse che le sue lacrime formarono un lago che sommerse anche lei e le acque si tinsero del verde dei suoi occhi».

Nelle acque di Misurina si specchiano alcune tra le più belle montagne di tutto il mondo: Sorapìss, Cristallo, Piz Popèna, i Ciadìs de Mèsorina, Monte Piana, Croda dei Rondòi, Torre dei Tre Scarperi e Tre Cime di Lavaredo. «Misurina era luogo amato da Giosuè Carducci e dalla regina Margherita di Savoia. Quest’ultima soggiornava nel primo grand hotel, diventato poi l’istituto Pio XII, struttura specializzata nella cura di asma e patologie respiratorie dei bambini», ricorda Pais Becher, precisando che la località era zona di pascolo delle antiche Regole di Vilagranda e Vilapiciola. Gli auronzani, all'inizio di ogni estate, conducevano a Misurina le proprie mucche. «Nell’Ottocento la zona era meta turistica per alpinisti ed esploratori inglesi e tedeschi», aggiunge. «Nel 1877 ci fu il congresso Cai nazionale, che portò ad Auronzo esperti delle montagna di tutta Europa. Gli alpinisti documentarono in tutto il mondo la bellezza di Misurina. Gli ultimi a scoprirla furono proprio gli italiani».

Pais Becher evidenzia altre curiosità: «Fino al 1400 il lago era rinomato per il pregio e la bontà delle sue trote. Le particolari caratteristiche climatiche intorno a Misurina rendono l'aria particolarmente adatta a chi soffre di patologie respiratorie. La presenza di pini cembri e mughi rende l’ambiente salubre. Tutti aspetti che fanno di questa località una delle più belle, spettacolari e leggendarie che si possano trovare al mondo». —


 

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