Resistenza, al via la sistemazione dei 17 murales di Cirvoi

A breve saranno oggetto di un intervento di restauro, finanziato dal Comune di Belluno

BELLUNO. Era il 27 maggio del 1984 quando a Cirvoi, nel Castionese, veniva inaugurata un’opera frutto di un progetto che, sin dalla sua elaborazione, non aveva assunto semplicemente un carattere celebrativo, ma voleva dare una visione realistica della storia locale.

Si tratta dei murales dedicati alla Resistenza: 17 lavori visibili ancora oggi in piazza a Cirvoi su una superficie di 28 metri quadrati e che a breve saranno oggetto di un intervento di restauro, finanziato dal Comune di Belluno.

«Si tratterà, con il supporto anche di un restauratore, di andare a "rinfrescare" le opere, restituendo vividezza ai colori, e ad attuare le misure necessarie a proteggerle, in modo che resistano al passare del tempo. Lavori per 3-4 mila euro, che dovrebbero iniziare in aprile e che coinvolgeranno il contesto circostante e anche la fontana dove, sempre dagli anni Ottanta, svetta la statua in marmo "Testa di donna partigiana"», fa presente il consigliere Orlando Dal Farra.

«L’idea, condivisa con il sindaco Jacopo Massaro e con il presidente del consiglio comunale Francesco Rasera Berna, è di andare contestualmente a inserire una targa dedicata ai caduti del ponte di San Felice: gli undici partigiani che si immolarono nella battaglia contro le forze nazifasciste nel 1944 erano infatti tutti castionesi. Unico superstite della tragedia Giovanni Coppe, detto il "Bocia", che ci piacerebbe fosse presente all’inaugurazione del restauro».

L’idea di realizzare i murales sulla Resistenza è datata 1981: allora il Gsr e la Cooperativa di Cirvoi decisero di ricordare quel preciso periodo storico e l'insieme dei movimenti politici e militari che in Italia, dopo l'armistizio di Cassibile, si opposero al nazifascismo nell’ambito della guerra di Liberazione italiana. Fu così che venne prima di tutto coinvolta la popolazione di Cirvoi, che tanto aveva dato nel corso degli eventi legati alla Resistenza, e poi la scuola media "V. Zanon" di Castion.

L’iniziativa fu approvata dal collegio docenti e gli alunni iniziarono a elaborare una serie di bozzetti. Al progetto aderirono gli artisti Lorenzo De Col (che insegnava anche nella scuola media), Vittorio Dal Farra e Remo De Salvador.

Il lavoro si svolse in più fasi: in primis la ricerca storica e l'indagine diretta tramite interviste alle persone che avevano vissuto direttamente o indirettamente la Resistenza, in seguito la rielaborazione delle idee raccolte e infine il lavoro degli artisti che, rivisitando gli elaborati dei ragazzi, con la tecnica dell'affresco dipinsero gli episodi più significativi del periodo prefascista, fascista, della guerra e della Liberazione.

La collocazione dei murales non fu scelta a caso: il muro che chiude a sud la piazza di Cirvoi, nel centro del paese, vicino alla chiesa e dietro alla fontana principale. L'inaugurazione, nel 1984, vide la presenza di numerose autorità locali, oltre che della sezione dell'Anpi e dell'Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'Età contemporanea.

Presenti, ovviamente, ragazzi e insegnanti della scuola secondaria di primo grado di Castion. Il progetto dei murales fu sostenuto anche dall'amministrazione comunale di allora, che si impegnò (visto anche che la composizione occupa uno spazio pubblico) a salvaguardare e mantenere nel tempo un'opera risultato del lavoro di tutta la popolazione.

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