The Leading Guy in tour con Elisa ma anche una canzone per Faber

Il 3 maggio uscirà il nuovo album del pontalpino Simone Zampieri, poi a ottobre i concerti personali



Magic moment per l’artista bellunese Simone Zampieri, alias The Leading Guy, che per un mese aprirà i concerti di Elisa in giro per l’Italia. Non solo. Il cantatutore è stato anche scelto per far parte di “Faber Nostrum”, album speciale interpretato dai nuovi “astri nascenti” della scena musicale italiana, che la Sony tributerà a Fabrizio De André. Infine l’album, il secondo firmato The Leading Guy, dal titolo top secret che uscirà ufficialmente il 3 maggio.

«Sono tutte felicissime coincidenze», esordisce Zampieri, bellunese di nascita ma triestino di adozione, dove risiede da tanti anni.

Iniziamo dalla fine: come è nata la possibilità di collaborare con Elisa?

«Strano a dirsi, ma è stata una quasi casualità. Non ci sono di mezzo agenti o discografici, semplicemente le ho chiesto se poteva interessargli una mia collaborazione e lei ha accettato. Tutto deciso in due settimane. L’elemento determinante è stata la conoscenza del marito Andrea Rigonat, con il quale avevo già lavorato. Gli avevo sottoposto “Black”, una mia canzone. Elisa l’ha ascoltata e dev’essergli piaciuta molto se, senza indugi, mi ha offerto la possibilità di aprire tutti i suoi concerti del mese di maggio. Sarà un tour de force incredibile con 19 date in tutta Italia in trenta giorni. Mi aspetta un mese di fuoco ma sono felicissimo».

Maggio si preannuncia un mese d’oro visto che uscirà anche il tuo ultimo album...

«La data è stata già selezionata, sarà il 3 maggio, il giorno successivo al primo concerto di Elisa a Bologna. Il titolo lo renderò noto tra qualche settimana, per il momento lo tengo top secret, ma il lavoro è stato già portato a termine. Sarà molto diverso rispetto al mio primo album “Memorandum”. Era molto introspettivo, una sorta di autobiografia. Questo, invece, guarda all’esterno. Altra novità rispetto a quanto già fatto è che, se il primo album è stato interamente realizzato con voce e chitarra, anche nei vari concerti che ho tenuto, quest’ultimo sarà full band, ovvero vedrà all’opera più musicisti. Sicuramente terremo un tour in autunno, nel mese di ottobre. Per quanto riguarda l’estate, sto vagliando la possibilità di andare a suonare all’estero. Siamo ai dettagli».

Perché il nome The Leading Guy?

«È la domanda che mi rivolgono tutti ma non potrebbe essere altrimenti. The Leading Guy è una canzone che quando ho sentito per la prima volta mi è rimasta in testa. Una specie di colpo di fulmine musicale. È del cantautore americano Micka P. Hinson. Mi è talmente piaciuta che l’ho fatta mia, scegliendola come nome d’arte».

Che tipo di musica è la tua?

«Difficile definire un genere. Il primo album era interamente folk, quello che uscirà a maggio, invece, si potrebbe definire pop folk, con un’accezione il più positiva possibile per il concetto di musica pop».

Passiamo alla vita privata partendo dalle tue origini bellunesi.

«Sono nato e cresciuto a Belluno, che ho lasciato appena maggiorenne per andare in Irlanda, dove ho vissuto per un periodo. Quando sono rientrato in Italia mi sono stabilito a Trieste, dove ho studiato all’università. Più che Belluno mi mancano i bellunesi, i miei amici con i quali, anche se ci vediamo poco mantengo un rapporto profondo. Il legame con Belluno resta molto forte. Peccato che il concerto di Elisa più vicino, geograficamente parlando, sia quello di Padova. Magari verranno tanti bellunesi a sentirmi, sarebbe fantastico».

Qual è la tua grande passione?

«Il mio lavoro, la musica naturalmente. Mi sento un ragazzo molto fortunato, privilegiato, perché vivo facendo quello che più mi piace. Non è facile riuscirci, soprattutto oggi dove la gavetta professionale di un tempo è stata sostituita dai talent che propinano una visione della realtà a mio avviso distorta. Per il momento sono molto soddisfatto dei traguardi raggiunti, ma non voglio cullarmi sugli allori. Continuerò a lavorare con impegno e tenacia, convinto che tutto questo sia più un punto di partenza che di arrivo».

Nella sua brillante carriera, Simone Zampieri, alias The Leading Guy, ha collezionato collaborazioni importanti. Ha infatti già aperto concerti di artisti importanti come Ben Harper, Jake Bugg, 2 Cellos, Niccolò Fabi, Jack Savoretti e Max Gazzé. —



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