Topolino sulle Dolomiti, passo lento e sicuro

Cinquanta equipaggi da tutta Europa in visita sulle Dolomiti tra Cortina e il Comelico

COMELICO-CORTINA. Topolino da tutta Europa in visita sulle Dolomiti tra Cortina e il Comelico. Anche quest’anno si è svolto il raduno internazionale “La Topolino sui monti” promosso dal Club amici della Topolino della provincia di Belluno. La manifestazione, con cadenza biennale e giunta alla diciottesima edizione, è stata realizzata con la collaborazione e patrocinio dei Comuni di Cortina e Comelico Superiore, Regione, Dolomiti Unesco, Registro Fiat Italiano, associazione albergatori di Cortina e rivista Auto d’Epoca. Presenti 50 equipaggi delle storiche vetture Fiat, tutti modelli prodotti tra il 1936 e 1955, con un centinaio di persone da tutto il centro e nord Italia e anche da diverse nazioni estere visto che, da qualche anno, il club bellunese è affiliato alla federazione europea del settore.

La carica delle Topolino a Cortina


Ci sono stati quindi iscritti anche da Germania, Olanda, Svizzera, San Marino e persino dalla Svezia, in quest’ultimo caso con le auto condotte sempre in strada in un viaggio di quattro giorni. Come di consueto per questa manifestazione, tutti gli autisti hanno alloggiato in vari hotel a Cortina, dove ieri c’è stata una tappa all’osservatorio astronomico e alla Tofana grazie alla disponibilità della funivia Freccia del Cielo, con gran finale al Vip Club, con le premiazioni e saluti di rito. Per la prima volta poi è stata pensata una giornata in Comelico, a Dosoledo per una visita al museo etnografico Algudnei con il locale gruppo di ricerca culturale e con il consigliere comunale Ivano De Martin Fabbro.

Spazio anche per un pranzo a Padola al ristorante Skay e una sosta al lago di Misurina. «Siamo molto soddisfatti di come sta andando – commenta la presidente del club Daniela Pongiluppi – ci teniamo a dire che grazie ad eventi come questi siamo certi di dare un bel biglietto da visita alla nostra provincia, sia nei luoghi già noti come l’Ampezzano che quelli da scoprire come il Comelico, anche grazie ai vari partner pubblici e privati che ci hanno sostenuto».

«Ovunque arrivavamo lungo le strade con il “nostro passo” la gente si fermava a salutare o fotografare: segno che le vetture storiche sono molto amate e accolte festosamente da tutti, sia residenti che turisti». (e.d.c.)
 

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