Trichiana, vince Morgan: la sua “vecia” è a gambe all’aria

L’originalità, una coreografia composta da numerose scene curate nei particolari, il coinvolgimento di tanti figuranti e un finale con un gruppo di giocolieri "infuocati": per questo ha vinto Morgan
La vecia di Morgan che brucia
La vecia di Morgan che brucia

TRICHIANA. L’originalità, una coreografia composta da numerose scene curate nei particolari, il coinvolgimento di tanti figuranti e un finale con un gruppo di giocolieri "infuocati".

Questi gli elementi che hanno permesso a Morgan di aggiudicarsi il "Brusa la vecia", a Trichiana. La serata conclusiva della rassegna organizzata dalla Pro Loco si è svolta sabato, con la tradizionale quanto unica sfida fra le frazioni del comune per la conquista dell’ambito palio. Quattro le frazioni partecipanti, con il gradito ritorno di quella di Trichiana, con un nuovo gruppo.

Ad avere la meglio la frazione di Morgan, già vincitrice dello scorso anno, quando aveva tolto lo "scettro" a Frontin. Quasi 2 mila le persone arrivate in piazza per la manifestazione. Persone di tutte le età, incantate da veri e propri carri mascherati che sono entrati in piazza per dar vita a spettacoli e coreografie, per poi continuare con la lettura del testamento, rigorosamente in dialetto, prima del rogo finale.

E Morgan ha portato una vecia con le "gambe all'aria" ("La vecia co la testa poiada ten bancal"), «che nelle precedenti edizioni non si era mai vista», ha evidenziato Renato Ranon, presidente della giuria valutatrice, che ha anche evidenziato la grande qualità di tutte le esibizioni proposte dalle frazioni e come dunque non sia stato semplice arrivare a decretare un vincitore.

Della frazione di Trichiana è stato segnalato il testamento, «originale e capace di raccontare il paese unendo più generazioni», ma anche «la vecia bella, elegante nei vestiti e curata nei particolari» e un «gruppo che ha saputo costruire una coreografia piacevole e dinamica. Da evidenziare anche l’originalità dell'accensione del rogo».

A "I Tortalti" di Sant’Antonio il merito di aver costruito un testamento valido sia per il contenuto che per come è stato letto. «Da apprezzare anche il tema scelto, ossia la scuola, e il coinvolgimento di una folta schiera di alunni», ha sottolineato la giuria, «con scena finale con ballo accompagnato dalla canzone del gruppo».

L’ecologia è invece stato il tema scelto da Frontin, che ha portato una coreografia «sceneggiata e poetica, accompagnata da una musica dolce, eseguita esclusivamente da bambini, vestiti in modo curato e ricercato. Da segnalare anche la bellezza del rogo».

Insomma, tutte le frazioni si sono messe in gioco con impegno e passione. Basti solo pensare che il lavoro di preparazione delle vecie era iniziato già nel mese di gennaio. «Ancora una volta, come Pro Loco, esprimiamo grande soddisfazione per la riuscita della manifestazione. Non possiamo che ringraziare tutti coloro che l'hanno permessa, frazioni partecipanti in primis», ha messo in risalto il presidente, Davide De Bona. «Ricordiamo che Trichiana ospiterà a breve un altro grande evento: "Dolomiti Fantasy"». La conduzione della serata di sabato è stata affidata a Luisa Venturin e Giorgio Dell'Osta. E l'organizzazione è stata impeccabile, anche dal punto di vista della sicurezza, garantita dalla presenza dei volontari della Protezione civile. Ma la rassegna "Brusa la vecia" non prevedeva solo la sfida finale tra le frazioni. La manifestazione è infatti arrivata alla fine di più di una settimana in cui Trichiana è stata animata grazie al mercatino dell'antiquariato "La roba de na olta", al concorso "vetrine infuocate" che ha visto protagonisti i commercianti e alla gara podistica di metà Quaresima.

 

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