Uffici, case, asilo e garage per la nuova area ex Icb

BELLUNO. Un “Borgo della salute e del benessere” nell’area ex Icb, in località Mier. Con un centro anziani, ambienti comuni, appartamenti e residenze private e ulteriori spazi a servizio della Feinar. Questa la sostanza del progetto, che vale decine di milioni di euro, presentato dall’Università degli studi di Padova. Un progetto che fa parte del concorso “Belluno città splendente 2030” promosso dalla sezione Costruttori edili di Confindustria Belluno Dolomiti in collaborazione con Appia Cna e Confartigianato Imprese.
«L’obiettivo è avere un piano da cui partire per andare a riqualificare una delle aree più importanti del territorio comunale: 120 mila metri cubi che risultano in gran parte non utilizzati», evidenzia Domenico Limana, presidente Costruttori edili di Confindustria, con i suoi colleghi di Confartigianato e Appia, Paolo Tramontin e Franco Zannin.
L’area in questione, su cui ha preso posto qualche anno fa la nuova sede Feinar, è di proprietà dell’immobiliare Imedil. L’iter per l’approvazione di una variante per rendere la zona anche residenziale era partito già con l’amministrazione Prade. Variante che, per il progetto redatto dall’ateneo patavino, è indispensabile.
«Da un lato della Feinar andrebbe a sorgere uno stabile con nuovi uffici, per circa 19 mila mc», spiega il professor Edoardo Narne, che ha coordinato il gruppo di lavoro composto da Marco Bonfio e Gianluca Salvemini (del master “Forme dell’abitare contemporaneo 2017”) e da due studenti indiani, Rajiv Ribeiro e Declan Da Silva Pereira. «Dall’altro lato una struttura a due piani, con scale e ascensori, che accoglierebbe al primo appartamenti per anziani e al piano terra un unico centro servizi, con una spa a servizio anche del Park Hotel Villa Carpenada; un ristorante-mensa con cucina e magazzini; un asilo a servizio degli uffici; una ludoteca, un garage coperto».
Gli appartamenti per anziani sono di due tipologie: a una o a due camere. Inoltre, ogni singola unità costituente i blocchi più grandi potrà ospitare da due a quattro appartamenti, a seconda delle loro dimensioni. A tutto questo vanno ad aggiungersi 24 lotti per residenze private da circa 180 mq ciascuna. Residenze che si articolano su tre livelli, separando i flussi pedonali da quelli carrabili. «Il nuovo intervento vuole integrarsi con il paesaggio di montagna», continua Narne, «per questo ci siamo ispirati ai tabià di Dosoledo in Comelico».

Insomma, l’area ex Icb verrebbe a essere multifunzionale: dall’alberghiero al residenziale, passando per il sanitario, trattandosi di un centro dedicato per la maggior parte agli anziani. «La posizione è strategica, essendo vicina a ospedale e scuole», aggiungono i progettisti, «oltre che alla strada che conduce in Agordino. Anche il contesto paesaggistico è di pregio».
Il proprietario, Ermes Borgonovi, ha annunciato che si metterà subito al lavoro per studiare la fattibilità del progetto. «Il fatto che possa essere svolto a stralci aiuta, anche dal punto di vista economico», commenta. «Abbiamo già un investitore disponibile, ossia la Emil Banca. Qualcuno mi ha già contattato perché interessato, anche società estere». «La riqualificazione dell’area ci sta a cuore», sottolinea Franco Frison, assessore di Palazzo Rosso. «Non a caso, nel bilancio sono previste risorse per il Pat, strumento che renderà gli accordi tra pubblico e privato molto più semplici».
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