Una delegazione Ana al cimitero di Milovice in ricordo dei Caduti
Una cerimonia per i cinquemila soldati italiani morti nei tre campi di prigionia della Grande guerra

BELLUNO.
Lamon è diventato Zamon, Tambre si è trasformata in Cambre e Feltre viene chiamata Felke. Ma poco importa: l'importante è che la memoria di tanti nostri caduti ci sia, affidata a tombe dignitose in un cimitero ben curato, rispettato in primis da chi fu nostro nemico in una terra lontana 60 o 90 anni fa. Quel cimitero si trova a Milovice (un tempo Milowitz), in Boemia, a circa 30 km da Praga nella Repubblica Ceca, e fu la stazione d'arrivo di migliaia di nostri prigionieri lì deportati, tra cui moltissimi bellunesi. Durante la Grande Guerra transitarono in questo campo almeno ventimila prigionieri di diverse nazionalità, tra cui moltissimi italiani; da un documento del 10 gennaio 1918 risulta che erano presenti 15.363 prigionieri italiani. A Milovice erano presenti ben tre campi di prigionia e i prigionieri italiani affluirono a migliaia dopo la rotta di Caporetto, provenienti in gran parte dal centro di smistamento di Sigmundsherberg, in Austria. Gli italiani morti per malattie e fame dei quali sono state registrate precise annotazioni biografiche sono 5.169, ma si pensa che il numero complessivo sia di circa settemila. Nel 1991, in seguito alla smilitarizzazione dell'area, è stato ripristinato il cimitero, dove il monumento recante la scritta "Ai soldati italiani morti in prigionia la fraterna pietà del popolo cecoslovacco" è rimasto indenne e la strada che conduce al cimitero è stata intitolata Via Italia. Nel 1996 è stato pure inaugurato un museo, con cimeli e documenti relativi alla storia di Milovice. Anche quest'anno una delegazione dell'Ana di Belluno ha voluto essere presente alla cerimonia nel cimitero di Milovice con un pellegrinaggio sotto il maltempo. La cerimonia ufficiale si è tenuta alla presenza di molti ex ufficiali superiori cechi, di un picchetto e una fanfara militare che nel corso della cerimonia ha accompagnato il "Coro Adunata" nell'esecuzione dell'Inno di Mameli e del Piave. Davanti al sindaco di Milovice, all'ambasciatore italiano nella Repubblica Ceca Radicati e al rappresentante dell'Onor Caduti col. De Ponti, i militari cechi hanno sfilato in onore dei caduti, deponendo omaggi floreali davanti al monumento che li ricorda. Erano presenti tra gli altri i gonfaloni dei comuni di Pieve d'Alpago, Canale d'Agordo e Tambre, attorniati dai vessilli sezionali Ana di Belluno e Conegliano e dalle fiamme di Pieve d'Alpago, Città di Conegliano, Santa Lucia di Piave e Val Zoldana. Presenziavano pure il sindaco di Tambre, Claudio Azzalini, il sindaco di Pieve d'Alpago, Erminio Mazzucco, il vice sindaco di Canale d'Agordo, Rinaldo De Rocco. Le sezioni Ana di Belluno e Conegliano erano rappresentate dai vice presidenti Angelo Dal Borgo e Battista Bozzoli. Ampio resoconto fotografico del pellegrinaggio a cura di Gigi Strop, nonché l'elenco completo dei caduti italiani, www.belluno.ana.it.
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